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Moldavia, arrestata filorussa Eugenia Gutsul, governatrice della Gagauzia in catene al processo per "finanziamento illecito da 19mila €" – VIDEO

Critica del governo di Maia Sundu, il suo arresto verrà prolungato di altri 30 giorni; la bashkan della regione autonoma: "Chiedo un processo aperto, voglio che si sappia la verità"

14 Aprile 2025

La filorussa Eugenia Gutsul, governatrice eletta della piccola regione autonoma della Gagauzia vicina alla Russia, è stata arrestata il 25 marzo 2025 nell'aeroporto di Chisinau con l'accusa di "finanziamenti illeciti di 19 mila euro" nella sua campagna elettorale del 2023. Secondo Gutsul la mossa è di natura politica e volta a silenziare l'opposizione al governo europeista di Maia Sandu, di cui lei è stata una forte oppositrice. Sandu è orientata a far entrare la Moldavia nell'Unione Europea entro il 2030, mentre la Gagauzia mantiene un forte legame culturale e politico con la Federazione Russia, che ha rivolto forti critiche nei confronti dell'arresto di Gutsul.

Nei confronti della governatrice eletta è in corso un'inchiesta legata a presunti finanziamenti illeciti della sua campagna elettorale del 2023 per un totale di 19 mila euro, e il sospetto di falsificazione di documenti e dichiarazioni relative alle elezioni. Secondo le accuse, tra il 2019 e il 2022  avrebbe introdotto sistematicamente fondi non contabilizzati in Moldavia, principalmente dalla Federazione Russa, per sostenere le attività del partito filorusso Shor, dichiarato incostituzionale nel 2023. La bashkan (governatrice) della Gagauzia è stata fermata mentre partiva alla volta di Istanbul per, secondo quanto ha affermato il suo consigliere Yuri Kuznetsov, partecipare al Congresso internazionale dei giornalisti, dove avrebbe parlato di temi fondamentali per l'autonomia della regione. Il consigliere ha definito il fermo un tentativo del governo di "usurpare il potere"e di "limitare i diritti dei cittadini". 

Gutsul è stata detenuta per 72 ore nella capitale nel Centro Anti-corruzione della Moldavia, dopodiché detenuta per 20 giorni e infine posta agli arresti domiciliari per 30 giorni dal Tribunale Anticorruzione di Chisinau. Il processo a suo carico è ancora in corso. "Insisto che la seduta sia aperta", ha detto la bashkan della Gagauzia, in relazione al fatto che il processo si svolgerà a porte chiuse, "Non ho nulla da nascondere e voglio che la gente sappia la verità​".

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