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Live In Milano 2025, Crosetto in cortocircuito: “A Gaza situazione drammatica e intollerabile, ma solo Netanyahu può risolvere guerra” – VIDEO

Dal Teatro Dal Verme di Milano, il ministro della Difesa interviene su Gaza: "Ciò che oggi Israele sta facendo segnerà il suo destino per i prossimi decenni"

04 Giugno 2025

Durante l’evento Live In Milano 2025, il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato intervistato dal direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis e dalla giornalista Tonia Cartolano. Un intervento a tutto campo, quello del ministro, che ha toccato anche il tema Gaza. Il ministro, però, è andato in cortocircuito affermando che “a Gaza la situazione è drammatica e non più tollerabile, ma solo Netanyahu può risolvere la guerra”.

Crosetto in cortocircuito: “A Gaza situazione drammatica e intollerabile, ma solo Netanyahu può risolvere guerra”

Pensavamo che la guerra non facesse più parte della nostra vita, ma tutto è cambiato. È il tempo delle autarchie,” ha dichiarato Crosetto, sottolineando come il mondo stia tornando a una realtà che “per secoli è stata normale” e che solo negli ultimi decenni l’Europa aveva avuto il privilegio di dimenticare.

Il ministro ha parlato senza giri di parole: “Viviamo un’epoca in cui i riferimenti non saranno più le grandi democrazie e le loro conquiste sociali, ma le grandi potenze. E grande potenza non è sinonimo di democrazia. Le autarchie decidono più velocemente, agiscono con maggiore forza, e spesso le democrazie non riescono a contrastarle”.

Nel suo intervento ha indicato chiaramente che in scenari come quello ucraino o mediorientale, “basta una persona per sconvolgere il mondo”. Se per l’Ucraina il nome è Vladimir Putin, per Gaza il riferimento è diretto: Benjamin Netanyahu. “Alla fine, le Nazioni Unite, l’Europa e gli altri attori internazionali restano spettatori. Possono aiutare, ma non decidono. Solo chi ha il pallino in mano può fermare le bombe e avviare la tregua”.

Sul fronte ucraino, Crosetto ha sottolineato come l’aumento delle forze militari russe rappresenti un "segnale preoccupante". “Quando vedo certe cifre nella crescita dell’esercito russo, capisco che potremmo doverci preparare a qualcosa di più di ciò che già vediamo.” E aggiunge: “Reagire, per un ministro della Difesa, significa preparare il Paese a difendersi da ogni evenienza, anche da quelle che si spera non accadano mai.”

Particolarmente accorato l’intervento sulla situazione a Gaza, definita “non più tollerabile”: “Hamas è un’organizzazione terroristica da estirpare, anche per il bene dei palestinesi. Ma il modo in cui vengono condotti gli attacchi oggi non è solo inutile, è dannoso. Non è più tollerabile che una popolazione civile, estranea agli eventi del 7 ottobre, subisca una tale catastrofe umanitaria”. 

Crosetto ha anche ricordato l’impegno dell’Italia nell’assistenza umanitaria, sottolineando con orgoglio il ruolo giocato dal Paese nell’aiuto ai civili palestinesi: “L’Italia è stata in prima linea, sia accogliendo famiglie e bambini, sia portando aiuti concreti sul campo. È un merito di tutto il popolo italiano”.

Ma, avverte il ministro, “la situazione è ormai tale che gli aiuti non bastano più. Serve la tregua immediata. Fermare la guerra è il primo passo, e solo dopo si può pensare a un intervento della comunità internazionale.”

Sul futuro di Israele e sulla sua sicurezza, Crosetto è netto: “Ciò che oggi Israele sta facendo segnerà il suo destino per i prossimi decenni. Stiamo alimentando una spirale d’odio che è esattamente ciò che Hamas desidera.”

In merito al possibile riconoscimento dello Stato palestinese da parte di alcuni Paesi europei, Crosetto ha ricordato che l’Italia ha sempre sostenuto la soluzione dei “due popoli, due Stati, nel rispetto delle risoluzioni ONU. Ma, ha aggiunto, ogni passo in questa direzione deve essere condiviso a livello europeo e internazionale.

Concludendo, ha ribadito: “Non viviamo tempi buoni. Sono tempi in cui dobbiamo tenerci pronti a ogni tipo di accadimento. E la difesa deve costruire le condizioni per cui, se attaccato, un Paese possa rispondere”.

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