31 Ottobre 2023
Ragazza scopre che il suo turno di lavoro è di 8 ore e scoppia a piangere. La protagonista di questa storia è Brielle Asero, giovane neolaureata in Marketing. Il video, che la ritrae piangere mentre scopre, durante il suo primo giorno di lavoro, che il suo turno era dalle ore 9 alle ore 17, ha fatto letteralmente il giro del mondo. Una volta appreso che doveva lavorare ben 8 ore, la giovane Asero ha iniziato a lamentarsi, dicendo che l'orario non gli avrebbe permesso di avere una vita. Uno status di frustrazione che l'ha portata a condividere il suo malessere sui social. Inutile sottolineare come il web abbia reagito dopo questa storia.
Ragazza scopre che il suo turno di lavoro è di 8 ore e scoppia a piangere. La protagonista di questa storia è Brielle Asero, giovane americana neolaureata in Marketing, la quale dopo aver appreso il suo nuovo orario di lavoro ha pubblicato un video su Tik Tok per lamentarsi. "Lavoro in presenza e mi ci vuole un'eternità per arrivare. Non ho tempo per fare nulla. Voglio fare la doccia, cenare, andare a dormire, ma è diventato tutto complicato. Non ho l'energia per fare sport, non ho tempo per fare nulla e sono molto stressata", ha detto la giovane tiktoker nel filmato.
Inutile sottolineare come il web abbia reagito a questa storia. Intanto, il video e le sue parole hanno fatto letteralmente il giro del mondo, accumulando accumulando milioni di visualizzazioni. In tanti hanno commentato il filmato, diventato virale, accusando la giovane Asero di essere sostanzialmente molto pigra. Qualcuno ha provato ad immedesimarsi nella situazione della ragazza e ha mostrato comprensione.
Brielle Asero, la ragazza che si è messa a piangere dopo aver scoperto di dover lavorare 8 ore, non ci sta. Troppe, secondo lei, le critiche ricevute. Pertanto ha deciso di utilizzare i suoi profili social per difendersi. "Non capisco come la mia storia sia diventata una discussione di tipo politico quando tutto quello che cercavo di fare era avviare una conversazione e essere rispettosa delle persone. Volevo solo riunire i ragazzi e le ragazze che la pensano in questo modo per incitare possibilmente al cambiamento. La generazione Z lavora tanto quanto le persone che ci hanno preceduto, con salari più bassi e costi di produzione più alti", il suo commento.
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