18 Marzo 2022
Edward Bronstein morto come già George Floyd: soffocato durante un controllo e conseguente arresto da parte della polizia. Anche nel suo caso è stata usata la tecnica del ginocchio sul collo per immobilizzare, che gli ha dato la morte. Le ultime parole sono le stesse di Floyd: "I can't breathe". Il fatto risale a due anni fa, ma solo oggi il VIDEO è stato rilasciato. Si sta infatti consumando in queste ore il processo che lo riguarda. Polizia Usa di nuovo sotto accusa per i metodi brutali usati: Bronstein era infatti stato fermato per un semplice controllo stradale in California.
Nelle ultime ore il caso di Edward Bronstein sta riempendo le prime pagine dei giornali cartacei e online negli Usa. Se non per i metodi ancora una volta brutali usati dalla polizia, sicuramente per le modalità con cui è avvenuta. Molto simile alla morte di George Floyd con la famigerata posa del ginocchio sul collo dell'arrestato che blocca le vie circolatorie. Bronstein in seguito al soffocamento ha perso conoscenza per tre minuti ed è morto conseguentemente. Polemiche per la gestione da parte della polizia dell'arresto. Sembra che i primi soccorsi siano avvenuti 11 minuti dopo la morte effettiva dell'uomo. Polemiche anche per quel "intossicazione acuta di metanfetamine durante l'arresto" indicato come causa della morte dalla polizia dopo l'autopsia. Ancora una volta quel "I can't breathe" pronunciato già da George Floyd durante il suo arresto a Minneapolis del maggio 2020 torna a occupare i titoli dei giornali Usa e non. Anche Bronstein l'avrebbe pronunciato: stando ai filmati del suo arresto per ben 12 volte in 30 secondi. E dire che tutto questo è cominciato per un semplice controllo stradale. Alla richiesta degli agenti di procedere con un'analisi del sangue la vittima si sarebbe rifiutata. La famiglia sostiene che Bronstein avesse paura degli aghi, la stessa informazione che pare abbia comunicato agli agenti pochi minuti prima di morire.
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