28 Febbraio 2022
"Ma l'Ucraina non è Russia, è Ucraina": la pubblicità dell'atlante geografico De Agostini distribuito da Il Corriere della Sera nel 1995 ritorna tristemente agli onori della cronaca dopo i tristi fatti di questi giorni di guerra.
Era il dicembre 1991, quando Michail Gorbačëv si dimise da presidente dell'Unione Sovietica (che nel frattempo era già diventata Csi, Comunità degli Stati indipendenti) e conferì tutti i poteri e l'archivio presidenziale sovietico al presidente della Russia Boris Eltsin. Un mese prima, l'1 dicembre 1991, il referendum in Ucraina aveva sancito l'indipendenza con il 90% dei voti.
Lo spot dell'atlante geografico mostra un astronauta russo che precipita al suolo e una volta atterrato saluta la "madre Russia!". In realtà è caduto in territorio ucraino e una contadina gli dice che non si trova in quella che ritiene la sua patria. Ma lui, che è stato a lungo nello spazio e dunque non conosce gli ultimi avvenimenti, risponde "Ma l'Ucraina è Russia". A quel punto la donna lo guarda e gli risponde con il celeberrimo "Ucraina è Ucraina!".
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