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Massimo Pasquali (Banco BPM): "Start-up, sempre più coinvolte nei progetti delle grandi aziende"

Massimo Pasquali, Responsabile Coordinamento Aziende di Banco BPM, a Il Giornale d'Italia: "Oggi le grandi aziende ricercano nelle start-up nuove idee, in particolare ad alto contenuto tecnologico"

16 Novembre 2021

Massimo Pasquali, Responsabile Coordinamento Aziende presso Banco BPM, a Il Giornale d'Italia nell'ambito dell'evento “The Unicorn Revenge? – 2030: 1 milione di giovani nelle startup italiane”:

"Siamo qua come Banco BPM perché creadiamo molto alle aziende e alla loro crescita in Italia in modo particolare.

Partire dalle aziende più giovani e, quindi, dalle idee e dal proliferarsi delle idee è uno dei momenti migliori. È la nascita di qualcosa che, se tutto andrà bene, diventerà poi una realtà importante. Oggi c'è la tendenza, soprattutto nelle grandi aziende, di ricercare nelle start-up nuove idee, in particolare ad alto contenuto tecnologico.

BPM cerca di fare due cose: aiutare le start-up a crescere e diventare grandi e, in secondo luogo, attraverso le conoscenze delle aziende che seguiamo e serviamo al meglio, cercare di mettere in contatto aziende già mature e lanciate con nuove realtà e start-up.

In Italia si è partiti in ritardo rispetto ad altri luoghi, come Stati Uniti o anche Paesi molto piccoli come Israele, nell'operazione di valorizzazione delle start-up. Però, fortunatamente, anche in Italia, da qualche anno, si stanno sviluppando nuove start-up e molte sono diventate realtà estremamente vitali e importanti. Si è creato un microcosmo di operatori che guardano con attenzione le start-up a partire dalla loro nascita.

Si tratta di un gioco di squadra e forse il gioco di squadra è ancora più importante nelle start-up piuttosto che in altri momenti della vita aziendale. Il PNRR certamente sarà una grande opportunità per il Paese e per le aziende appena create. Riteniamo che nei decreti attuativi che verranno emanati nelle prossime settimane ci potranno essere fattori chiave in termini di fiscalità, di fondi agevolati e di elementi favoritivi dii questo microcosmo.

Il tessuto c'è, le università hanno un ruolo molto importante e crediamo che continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni".

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