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"The Unicorn Revenge", le start-up incontrano investitori e giovani interessati

Durante l'evento di UCID “The Unicorn Revenge? – 2030: 1 milione di giovani nelle startup italiane” si è dibattuto sulle start-up come motore di sviluppo nazionale e su come creare opportunità di accelerazione

16 Novembre 2021

"The Unicorn Revenge",  le start-up come motore di sviluppo nazionale

Una riflessione sul ruolo delle start-up come motore di sviluppo nazionale. Si è tenuta la prima edizione di “The Unicorn Revenge? – 2030: 1 milione di giovani nelle startup italiane”, l'evento, organizzato dal gruppo Giovani UCID Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia, Liguria e Ticino che fa interagire l’ecosistema della creazione di nuove imprese con una platea di 300 giovani interessati, di investitori e family offices significativi.  L'incontro si è svolto presso l’Arena di Monza (Viale Gian Battista Stucchi, Monza).

I principali player del Venture Capital, del sistema di incubazione e accelerazione delle start-up nazionale hanno discusso su come ridurre il gap dagli altri paesi occidentali e quanto importante diventerà l’industry delle start-up per l’impiego giovanile nel prossimo decennio.

Come l’efficacia dell’ecosistema avrà impatti sulla qualità e quantità dell’impiego, sulla preservazione delle eccellenze tecnologiche nazionali e sulla capacità di competere in settori ad alta innovazione? Come usare la leva delle start-up per ridurre il gap nel contributo del digitale alla crescita del paese? Come creare opportunità di accelerazione per nuovi imprenditori esteri in Italia? Quali abilitatori sono ad oggi sottodimensionati per garantire uno sviluppo esponenziale dell’industry delle nuove imprese confrontato con quello di altri paesi?

Sono intervenuti in qualità di speaker Corrado Passera (CEO di illimity), Claudia Pingue (Responsabile Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr), Fausto boni (General Partner 360 Capital Partners), Luigi Capello (CEO di LVenture Group e fondatore di LUISS ENLABS), Enrico Deluchi (General Manager di PoliHub), Andrea Di Camillo (Founding Partner di P101 sgr), Lisa Di Ssevo (AD di Prana Venturers – Shetech), Riccardo Donadon (Founder di H-Farm), Marco Gay (AD di Digital Magics), Paolo Gualdani (CEO di Milano Investment Partners), Massimiliano Magrini (Founder di United Ventures), Lorenzo Maternini (Co-founder e Vicepresidente Corporate RelationsTalent Garden), Lucio Rovati (CEO di Rottapharm Biotech).

illimity Bank, Corrado Passera: "Realizziamo quel che avevamo promesso: aiutare, finanziare, supportare il grande mondo delle PMI"

VIDEO-illimity Bank, Corrado Passera: "Realizziamo quel che avevamo promesso: aiutare, finanziare, supportare il grande mondo delle PMI"

"Aggiudicarsi questo titolo significa che stiamo rispettando gli impegni che ci siamo presi con i nostri investitori. Malgrado il covid i 700 illimiter hanno reagito, abbiamo saputo rimettere il timone tenendo conto di quanto stava accadendo e stiamo realizzando quel che avevamo promesso, cioè aiutare, finanziare, supportare il grande mondo delle PMI anche dove ci sono dei problemi che possono essere risolti e questo ci dà grandi soddisfazione. Il motto di illimity è fare utili ma anche essere utili". Così Corrado Passera, CEO di illimity Bank a Il Giornale d'Italia.

"La legge che avevo proposto al parlamento e che il parlamento ha approvato all'unanimità ormai 10 anni fa è stata nel corso del tempo ulteriormente migliorata e rafforzata. Sicuramente questo è un momento in cui c'è un tale bisogno di innovazione che premiare ulteriormente da un punto di vista fiscale coloro che in investono in avventure magari con un certo livello di rischio ma che hanno un grande potenziale di utilità complessiva potrebbe essere una buona idea. Poi si tratta anche di creare in alcuni luoghi degli ecosistemi fisici che aiutino l'impianto e lo sviluppo di nuove imprese, sia dal punto di vista degli spazi disponibili sia dal punto di vista del costo della vita, magari anche con bandi specializzati per il mondo delle piccole imprese o delle start up.

Insomma, si può fare di più per accelerare la crescita delle start up che sono state più di 15 mila. Dal punto di vista dei consigli, ne abbiamo parlato in questo bel convegno, bisogna sempre partire da un bisogno sentito non necessariamente commerciale, magari anche soltanto di miglioramento della comunità, bisogna aver chiaro che la propria idea si deve trasformare in impresa e quindi, soprattutto se non si ha quest'esperienza, bisogna chiedere aiuto. Oggi ci sono una serie di luoghi, di incubatori, di acceleratori che possono dare questo supporto. Di solito quando il bisogno c'è e l'idea per soddisfarlo è forte si trovano anche le risorse finanziarie.

Abbiamo un Piano di impresa che va dal 2021 al 2025, vogliamo portare i nostri volumi ad oltre 10 miliardi di crediti e investimenti, vogliamo portare il nostro ritorno sul capitale dal 10 di quest'anno fino al 20, mantenendo sempre un profilo di rischio molto contenuto per assicurare ai nostri investitori il giusto bilanciamento tra ritorno e rischio", conclude.

Massimo Pasquali (Banco BPM): "Start-up, sempre più coinvolte nei progetti delle grandi aziende"

VIDEO-Massimo Pasquali (Banco BPM): "Start-up, sempre più coinvolte nei progetti delle grandi aziende"

Massimo Pasquali, Responsabile Coordinamento Aziende presso Banco BPM, a Il Giornale d'Italia nell'ambito dell'evento “The Unicorn Revenge? – 2030: 1 milione di giovani nelle startup italiane”:

"Siamo qua come Banco BPM perché creadiamo molto alle aziende e alla loro crescita in Italia in modo particolare.

Partire dalle aziende più giovani e, quindi, dalle idee e dal proliferarsi delle idee è uno dei momenti migliori. È la nascita di qualcosa che, se tutto andrà bene, diventerà poi una realtà importante. Oggi c'è la tendenza, soprattutto nelle grandi aziende, di ricercare nelle start-up nuove idee, in particolare ad alto contenuto tecnologico.

BPM cerca di fare due cose: aiutare le start-up a crescere e diventare grandi e, in secondo luogo, attraverso le conoscenze delle aziende che seguiamo e serviamo al meglio, cercare di mettere in contatto aziende già mature e lanciate con nuove realtà e start-up.

In Italia si è partiti in ritardo rispetto ad altri luoghi, come Stati Uniti o anche Paesi molto piccoli come Israele, nell'operazione di valorizzazione delle start-up. Però, fortunatamente, anche in Italia, da qualche anno, si stanno sviluppando nuove start-up e molte sono diventate realtà estremamente vitali e importanti. Si è creato un microcosmo di operatori che guardano con attenzione le start-up a partire dalla loro nascita.

Si tratta di un gioco di squadra e forse il gioco di squadra è ancora più importante nelle start-up piuttosto che in altri momenti della vita aziendale. Il PNRR certamente sarà una grande opportunità per il Paese e per le aziende appena create. Riteniamo che nei decreti attuativi che verranno emanati nelle prossime settimane ci potranno essere fattori chiave in termini di fiscalità, di fondi agevolati e di elementi favoritivi dii questo microcosmo.

Il tessuto c'è, le università hanno un ruolo molto importante e crediamo che continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni".

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