05 Dicembre 2025
Matteo de Rosa, ex CEO di Métiers d’Art LVMH
LVMH, azienda che opera nel settore del lusso, ha annunciato le dimissioni di Matteo De Rosa dalla posizione di CEO di Métiers d’Art, ovvero la divisione dedicata al consolidamento e allo sviluppo delle filiere strategiche del gruppo.
LVMH è un gruppo francese nel settore del lusso, il quale presenta oltre 70 marchi tra moda, profumi, cosmetici, vini e liquori.
L’ex CEO De Rosa era entrato nell’azienda nel settembre 2021, succedendo a Daniel Peterlin, il primo a dirigere il gruppo dalla sua fondazione nel 2015 per volontà di Bernard Arnault. L’obiettivo era quello di garantire all’azienda l’accesso a materie prime nobili e a competenze artigianali rilevanti.
Durante il suo incarico, Matteo De Rosa ha supervisionato la catena di approvvigionamento strategico, focalizzandosi su pellami, pelli esotiche, seta e metalli rari e coordinando un ampio portafoglio di manifatture partecipate presenti in diversi Paesi. L’ex CEO ha contribuito anche al rafforzamento del know-how produttivo delle maison del gruppo.
Il manager aveva in precedenza ricoperto il ruolo di Presidente di Dries Van Noten in Belgio, diventando successivamente CEO del Kennedy Luxury Group in Australia, dove ha guidato moda e lifestyle, e infine Managing Director di Ports 1961.
Il successore di De Rosa sarà annunciato prossimamente da Ludovic Pauchard, attuale Direttore Industriale e Artigianale di LVMH e Presidente Esecutivo di Métiers d’Art.L’obiettivo principale sarà continuare a preservare il patrimonio artigianale, fondamentale per mantenere la distintività delle maison del gruppo. Questo cambio conferma la volontà di LVMH di evolvere, mantenendo al contempo salda la propria identità produttiva e culturale.
Nonostante il recente cambio al vertice, il quale ha portato alla nomina di Pietro Baccari come AD di LVMH, il gruppo resta coinvolto in un contenzioso legale. Nicolas Puech, erede Hermès ha di fatto avviato un’azione civile contro LVMH e il presidente Bernard Arnault, sostenendo di essere stato privato di circa 6 milioni di azioni Hermès (oltre il 5,7% del capitale) cedute senza il suo consenso dal suo ex consulente patrimoniale. Il valore attuale di queste quote è stimato in 14 miliardi di euro, somma richiesta come risarcimento. Le accuse sono ciononostante respinte dal gruppo LVHM.
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