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LVMH, erede Hermès (Puech) reclama €14 miliardi per possibili quote sottratte e chiede chiarezza sulle operazioni del suo ex consulente

In disputa circa 6 milioni di azioni Hermès che Puech sostiene di aver perso a sua insaputa, mentre le ricostruzioni sul ruolo del consulente Freymond alimentano il caso che coinvolge LVMH

04 Dicembre 2025

Erede Hermès contro LVMH; Puech reclama €14 miliardi per quote che ritiene sottratte e chiede chiarezza sulle operazioni del suo ex consulente

Nicolas Puech, erede Hermès e Bernard Arnault, CEO di LVMH

L’erede Hermès Nicolas Puech, 82 anni, ha avviato un’azione civile contro LVMH e il suo presidente Bernard Arnault, sostenendo di essere stato privato delle proprie azioni Hermès dal suo ex consulente patrimoniale. Al centro del contenzioso ci sono circa 6 milioni di titoli, pari a oltre il 5,7% del capitale, che secondo Puech sarebbero stati ceduti all’insaputa del proprietario. Il valore attuale di queste quote è stimato in 14 miliardi di euro, somma richiesta come risarcimento. Lvmh respinge ogni accusa, dichiarando di non aver mai trasferito né detenuto azioni Hermès in modo occulto.

La contestazione dell'erede

Puech, residente in Svizzera e discendente diretto della famiglia fondatrice di Hermès, sostiene che il suo ex consulente Eric Freymond, scomparso nel luglio 2024, lo avrebbe «spogliato» delle sue partecipazioni nella maison. Le azioni oggetto della disputa rappresentano circa il 5,76% di Hermès, una quota ereditata dal bisnonno, figura chiave nella storia del marchio. L’erede ritiene che queste partecipazioni siano state cedute senza autorizzazione, generando un danno economico pari agli attuali 14,3 miliardi di euro.

Il ruolo del consulente e le ricostruzioni della stampa 

Il settimanale francese Le Canard Enchaîné, noto per la sua capacità di rivelare retroscena della politica e dell’economia francese, sostiene che Freymond avrebbe ammesso davanti ai giudici, nell’estate 2024, di aver venduto nel 2008 circa 4,8 milioni delle azioni contestate a beneficio di LVMH, dopo altre cessioni considerate meno rilevanti. Queste dichiarazioni, rilasciate poco prima della sua morte, alimentano il quadro accusatorio formulato da Puech e danno nuovo impulso al caso giudiziario.

La replica di LVMH 

In una nota ufficiale, Lvmh e il suo principale azionista respingono fermamente la ricostruzione di Puech, dichiarando "di non aver trasferito azioni della società Hermès International, in qualunque modo o all’insaputa di chiunque, e di non detenere alcuna azione nascosta". Il gruppo guidato da Arnault afferma quindi di non aver avuto alcun ruolo nelle operazioni contestate.

Un caso che apre nuovi interrogativi

La causa coinvolge due protagonisti del lusso francese e rischia di avere ripercussioni rilevanti, sia economiche sia reputazionali. Con testimonianze controverse, una richiesta record e dichiarazioni opposte, il caso Puech–Lvmh si preannuncia come uno dei dossier giudiziari più delicati e osservati del settore.

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