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Fossati (La cucina Italiana): "Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco, vorrei fosse convenzionalmente riconosciuta; a tutti piace perché
sa di casa"

La direttrice de La Cucina Italiana, nell'intervista a Il Giornale d'Italia ha raccontato del valore del progetto Piatti Chiari 2026 sottolineando l'importanza di una guida alla portata di tutti, inclusiva, ideale anche per chi ha una limitata disponibilità economica

05 Dicembre 2025

Maddalena Fossati, giornalista, scrittrice milanese e dal 2017 direttrice de La Cucina Italiana, in occasione della presentazione della guida iliadv "Piatti Chiari 2026", ha rilasciato un’intervista a Il Giornale d’Italia in cui racconta com'è nata l'idea di candidare la cucina italiana come Patrimonio dell'Unesco.

Siamo alla presentazione del progetto Patti Chiari 2026, quanto è importante per lei?

È un progetto interessante, incontra un bisogno attuale. Il progetto, infatti, vuole andare incontro a tutte le persone che hanno voglia di uscire a cena. Esistono molti ristoranti costosi, ma credo sia meravigliosa l’iniziativa di una guida alla portata di tutti, per definizione inclusiva, ideale anche per chi ha una limitata disponibilità economica

Il maestro della cucina italiana, Massimo Bottura, ci ha raccontato che è stata una sua idea quella di candidare la cucina italiana come patrimonio dell'Unesco. Come nasce, appunto, l'iniziativa?

L'iniziativa nasce nel 2020. Massimo Bottura è stato il primo ad “accendere la scintilla in me”.
Per me era importante che la nostra cucina, con un valore identitario così potente e straordinario, avesse un valore effettivo convenzionalmente riconosciuto, e che la ‘buona cucina italiana’ non fosse solo un’affermazione ormai sterile e ripetuta. Raccontare tra noi italiani di avere una buona cucina, è ben diverso dal dirlo al mondo. Ecco il motivo per cui ho lavorato tanto per questo riconoscimento. Credo che l'Italia abbia bisogno di riconoscimenti tangibili, di valori importanti definiti anche dall'esterno

Secondo lei perché la cucina italiana è così apprezzata nel mondo?

Perché è una cucina inclusiva, accogliente, ospitale, familiare ed è, in apparenza, facilmente replicabile. Il gusto della nostra cucina generalmente piace a tutti. Non a caso i grandi cuochi stranieri, mi hanno raccontato, che cucinano italiano ai loro figli, per regalare una cucina di casa che profuma effettivamente di casa.

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