05 Dicembre 2025
Luigi Lovaglio, Ceo Mps
In un momento segnato da forti tensioni attorno al progetto di aggregazione con Mediobanca e dalle verifiche avviate dalla Procura di Milano sui recenti movimenti azionari nel settore bancario, il Consiglio di Amministrazione di Monte dei Paschi di Siena si è riunito oggi sotto la presidenza di Nicola Maione. Il board ha infatti rinnovato all’unanimità la piena fiducia all’amministratore delegato Luigi Lovaglio, confermandone i requisiti di correttezza previsti dal DM 169/2020 e dagli orientamenti della BCE, mentre prosegue “a pieno regime” il lavoro dei team impegnati nell’integrazione industriale con Mediobanca.
In una nota di Rocca Salibeni si legge:
"Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca” o “BMPS”), riunitosi in data odierna sotto la presidenza dell’Avv. Nicola Maione, ad esito di approfondita istruttoria, ha rinnovato all’unanimità piena fiducia all’Amministratore Delegato Dott. Luigi Lovaglio, confermando i requisiti di correttezza, ai sensi delle disposizioni previste dagli articoli 4 e 5 del DM 169/2020 e degli orientamenti BCE relativi agli esponenti bancari. In merito al processo di aggregazione di BMPS con Mediobanca, il Consiglio di Amministrazione sottolinea che l’attività dei gruppi di lavoro, che coinvolgono le risorse professionali di entrambe le banche, prosegue a pieno regime, con l’obiettivo di realizzare in tempi brevi le sinergie industriali e di accelerare la crescita e la creazione di valore".
Nella riunione del Cda sono state esaminate le carte dell'inchiesta della Procura di Milano relativa al possibile aggiotaggio e "concerto" dei principali azionisti: Francesco Gaetano Caltagirone e Francesco Milleri.
Tra i vari temi sul tavolo anche l'avviso di garanzia ricevuto dall'AD di Rocca Salimbeni per l'indagine della procura di Milano sull'alterazione dei prezzi delle azioni di Mediobanca e sull'ops lanciata da Mps su Piazzetta Cuccia.
In tale sede, secondo le fonti contattate da questa testata, il Ceo Lovaglio dovrà spiegare al board i fatti emersi delle intercettazioni telefoniche riportate nel decreto di perquisizione ricevuto con conseguente sequestro di computer e cellulari che lo ha riguardato insieme a Caltagirone e Milleri. La banca ha già incaricato un team di legali esterni per coordinare le attività e mantenere un dialogo costruttivo con la Procura, un approccio definito la settimana scorsa dopo le prime notizie sull’inchiesta.
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