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Juventus, tensione tra Ardoino e Elkann, Cda boccia la proposta di Tether di partecipare all'aumento di capitale del 10%

Il CdA bianconero invita a votare no alla richiesta di Tether di raddoppiare i posti della minoranza nel board e in caso si decadenza degli amministratori siano selezionati direttamente dal resto della lista ; decisione finale il 7 novembre

22 Ottobre 2025

Juventus, Cda  consiglia di bocciare la proposta di  Tether di partecipare all'aumento di capitale fino al 10% ; tensioni sui comitati e Cda

Paolo Ardoino e John Elkann

Juventus, Cda boccia proposta di Tether di partecipare all'aumento di capitale; tensioni anche sul comitati e Cda. Arrivano le prime tensioni tra Tether, guidato Paolo Ardoino, da e Exor, con a capo John Elkann, sulla gestione della Juventus. Tether, con l’11,2% delle azioni, chiede di partecipare all’aumento di capitale e di avere maggior peso nel consiglio. Il cda della Juventus, però, consiglia di respingere queste richieste, sottolineando che la struttura attuale tutela gli interessi del club e limita la diluizione delle quote. La disputa riguarda anche il numero di rappresentanti nel board e nei comitati consiliari. La decisione finale sarà presa nell’assemblea del 7 novembre.

Niente Tether nell’aumento di capitale

Tether ha richiesto l’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria, forte del suo 11,2% di capitale raccolto sul mercato. In primis, come ha sostenuto più volte Ardoino tramite i propri canali social, con la possibilità di contribuire finanziariamente al sostenimento del club bianconero dietro al motto "Make Juventus Great Again". Tether ha chiesto che l’aumento di capitale fino al 10% proposto dalla Juventus da collocare in abb sia invece aperto a tutti gli azionisti in opzione in base alla propria quota nel club. Tether, insomma, vorrebbe non essere diluito da Exor, che ha già impegnato 15 milioni in conto di futuro aumento di capitale negli scorsi mesi.

Il cda della Juventus, però, ha consigliato agli azionisti di respingere la proposta di Tether. Il board bianconero spiega che l’operazione di effettuare l’aumento di capitale in è "espressamente consentita e riservata dalla legge alle società quotate entro limiti quantitativi e di prezzo di emissione definiti" in modo da renderla più veloce e più semplice. Visto che è stato posto un limite massimo al 10% del capitale, inoltre, il board ritiene la diluizione delle quote "limitata". 

Scontro anche su cda e comitati

Ma la partecipazione all’aumento di capitale non è l’unico punto all’ordine del giorno aggiunto da Tether. Il colosso delle stablecoin ha chiesto di aumentare la rappresentanza dei soci di minoranza sia all’interno dello stesso board – per cui Ardoino e Devasini hanno presentato una lista composta da due nominativi – sia all’interno dei comitati consiliari della Juventus.

Sul fronte del cda, Tether ha richiesto che alla lista di minoranza vincitrice vengano assegnati due posti invece di uno. Sul fronte dei comitati, invece, ha chiesto che un rappresentante della minoranza venga incluso in ognuno di essi. Due proposte su cui il board della Juventus ha consigliato un voto negativo ai soci. Per il cda bianconero l’attuale struttura è "conforme al quadro normativo e regolamentare vigente" e il raddoppio degli amministratori di Tether non andrebbe a tutela degli interessi delle minoranze. Sul fronte cda il colosso delle stablecoin ha anche chiesto che in caso di decadenza degli amministratori il successore sia selezionato automaticamente dal resto della lista, ma il cda bianconero – pur essendo d’accordo sul tema – ha contestato vizi di forma nella presentazione della richiesta che deve essere aggregata all’aumento dei posti delle minoranze e per cui, quindi, il consiglio di voto resta negativo. Infine bocciata anche la proposta di inserire dei rappresentanti delle minoranze in ogni comitato consiliare. Per il cda della Juventus questa modifica porterebbe a una "sopra-rappresentazione" delle minoranze

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