16 Dicembre 2024
Una nuova segnalazione sulla questione delle bare di Bergamo è arrivata dal maresciallo dei Carabinieri, ormai in congedo, Marco Billeci. Al minuto 1:44 del video dell'agenzia stampa LaPresse, ricondiviso da diverse testate giornalistiche e da diversi utenti social, "si vede chiaramente che sui camion c'erano solo una o due bare".
Il video, che risale al 21 marzo di quattro anni fa, mostra diversi camion militari partiti da Bergamo in direzione di Reggio Emilia, dove sarebbero state seppellite le bare dei morti per Covid. L'ex maresciallo maggiore dell'Arma, al momento membro del consiglio direttivo di OSA Italia (il sindacato autonomo delle forze dell'ordine) ha fatto notare come il video mostri, per una trentina di secondi, degli operatori intenti a scaricare le bare dai veicoli militari. "Dal minuto 1:44, si vede chiaramente sul pianale del camion la presenza di sole due bare", ha affermato Billeci. "Da anni io cerco di dimostrare le lacune e le mancanze logistico-operative della gestione, che poi è mala gestione, in cui ci siamo ritrovati all'epoca. Nel 2020 si è dato spazio alla spettacolarizzazione dell'esigenza, per soppiantare quelle che erano le mancanze logistico-operative dell'esigenza stessa. Tutto ciò è stato forse dettato da dei fattori d'incapacità o forse da altro".
La segnalazione darebbe credito a ciò che era stato sostenuto da un altro sindacalista: il Segretario Nazionale di OSA Polizia, Antonio Porto, che nel colloquio in commissione d'inchiesta Covid era riuscito ad esprimere diversi dubbi sulla gestione dei trasporti di quelle che ormai sono definite "le bare di Bergamo". Porto si domandava: "Perché una bara a camion quando ne potevano andare due, tre? Cosa voleva portare alla popolazione quell’immagine?".
All'epoca, a rafforzare i timori, le paure e l'immagine di un numero esorbitante di decessi, fu la pubblicazione una foto fake scattata nel 2013 in un hangar di Lampedusa che ritraeva 111 bare disposte in fila, dopo il nubifragio di una nave di migranti. Foto falsamente attribuita alla situazione di Bergamo del marzo 2020.
Domande che hanno portato Billeci a segnalare le immagini del video, ma grazie alle quali vorrebbe anche proporre un'ulteriore riflessione: non è sufficiente soffermarsi sui numeri delle bare e dei mezzi militari impiegati per il loro trasporto, ma anzi sarebbe quasi necessario "approfondire e comprendere le motivazioni per cui nessuna documentazione sia al momento ancora resa disponibile".
"In diversi casi, inoltre, la colpa dell'assenza di chiarezza delle norme (e l'impossibilità di attuarle) ricadeva sui singoli agenti in servizio sul campo, che si dovevano assumere la responsabilità di eseguire degli ordini che erano inattuabili, proprio a causa di interi vuoti normativi. Questi ed altri eventi possono essere considerati al pari di un dolo nella mala gestione della pandemia, denunciata più e più volte in numerose questure d'Italia, in cui però è stato (e viene tutt'ora) fatto dell'ostruzionismo, affinché documenti e prove non emergano", ha dichiarato al Giornale d'Italia Marco Billeci.
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