09 Marzo 2024
In un video virale e ironico riguardante la cultura woke sul web, viene descritta l'"evoluzione dell'intimo femminile" nel corso degli anni, dal 1700 fino ai giorni nostri. Mentre però, in tutte le epoche passate a fare da "modelle virtuali" sono donne, dal 2020 l'autore del video ha deciso, consapevolmente e per fare riflettere sulle questioni sociali odierne, di utilizzare come modella una animazione di una persona trans, di colore e obesa.
Questa clip, proprio per questo suo particolare colpo di scena finale, è divenuto molto virale sul web e sui social, tanto da scatenare discussioni su blog e forum in tutto il mondo, anche in Italia. Secondo diversi utenti, infatti, questo video appartiene alla categoria dei "fa ridere, ma fa anche riflettere", in riferimento alla cultura woke, che da molti, anche sotto questo video, "contribuisce al degrado della società moderna".
Per chi non lo sapesse, “woke” non è davvero traducibile in italiano, ma vuol dire qualcosa come “consapevole”, e indica, o almeno indicava originariamente, l’atteggiamento di chi presta attenzione alle ingiustizie sociali, legate principalmente a questioni di genere, di etnia o di condizione sociale.
Più recentemente, però, "woke" è diventata sempre meno una parola rivendicata dalle persone che teoricamente dovrebbe descrivere, e sempre più usata invece dai loro critici e dai conservatori (soprattutto in America) per indicare quella che considerano una pericolosa tendenza della sinistra, dei progressisti e più in generale dei Democratici. Con woke, cioè, si identifica un atteggiamento di dogmatismo intollerante e censorio, applicato nei confronti delle parole e delle idee che vanno contro le più moderne sensibilità sulle questioni delle minoranze e dei diritti civili.
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