03 Novembre 2025
A Milano, Igor Eskinja è l'artista croato che, alla Galleria San Fedele, espone le sue opere dal titolo I sogni della Creazione; la mostra, inaugurata lo scorso 29 ottobre, è curata dal direttore della Galleria e nostro intervistato, Andrea Dell'Asta, in collaborazione con Wizard Gallery Milano/Londra, nella persona di Federico Luger.
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Dall'Astae Eškinja Ph. Alessandra Basile
Di seguito, l'intervista ad Andrea Dell'Asta per il Giornale d'Italia

Untitled_Brajdica_wallpaper_low Fonte/credits: Wizard Gallery Milano
«È possibile riconoscere nella spontaneità di una natura indesiderata e selvatica spazi di rinascita e di rigenerazione?" si è chiesto Dall'Asta "Igor Eškinja indaga la relazione uomo-natura, studiando la presenza vegetale che cresce in spazi industriali dismessi e dimenticati o in aree completamente urbanizzate. Le piante che vi crescono – principalmente erbacce molto diverse da quelle presenti nei boschi o da quelle ornamentali dei giardini delle città – diventano il soggetto e il simbolo di una natura che riconquista lo spazio umano, diventando metafora di una trasformazione urbana, sociale e identitaria.
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Quadro "Golden fingers of Louvre" Ph. Alessandra Basile
L’artista traduce l’indagine su queste “erbacce” in poetiche carte da parati che ci trasportano in giardini dove convivono memoria, riscatto, lotta per la sopravvivenza, affermazione di vita e bellezza". Infine, dice che "Se nella tradizione cristiana la meta della speranza del fedele è nella Gerusalemme Celeste, una meravigliosa città-giardino, in cui ritrovare pace e armonia tra Dio, uomo e cosmo, Igor Eškinja ci riconduce in giardini in cui una riconciliazione è ricreata a partire da ciò che era disprezzato e rifiutato».
Untitled_wallpaper_low Fonte/credits: Wizard Gallery Milano
All’interno della mostra sono presenti grandi installazioni immersive realizzate in carta da parati, come Senza titolo (Via dell’Industria) e Senza titolo (Braidica); seguono poetiche carte esposte al sole, tratte dalla serie Diagrams of accumulation e grandi superfici acquatiche stampate su plexiglas, come Superfici, che restituiscono allo spettatore alcuni lavori di carattere effimero poiché originariamente realizzati in cenere.
Superficie_low Fonte/credits: Wizard Gallery Milano
A proposito di alcune opere tratte dalla serie fotografica Golden fingers of Louvre , Dall'Asta le descrive: "Sono impronte digitali che numerose persone hanno lasciato sul vetro della porta d’uscita del famoso museo parigino, dunque un semplice gesto quotidiano che si accumula di giorno in giorno e colto dall’artista nel momento in cui la luce dorata del sole lo trasfigura". La traccia di un’impronta assurge a “gloria” conclude il direttore e nostro intervistato.
Golden_fingers_of_Louvre_low Fonte/credits: Wizard Gallery Milano
Igor Eškinja, che è nato a Rijeka, in Croazia, nel 1975, vive e lavora a Zagabria. Attraverso la sua ricerca, l'artista definisce alcune caratteristiche che vanno oltre gli aspetti fisici dell’opera entrando così nei registri dell'immaginario e dell'impercettibile.
Nel 2008, ha esposto nelle sedi di Rovereto e di Manifesta 7 ed ha realizzato una mostra personale al Centro de Arte Caja de Burgos.
Ha allestito personali e numerose collettive in Croazia, Spagna, Venezuela e Austria, oltre che in Italia.

LA MOSTRA
La mostra milanese, iniziata il 30 ottobre 2025, terminerà il 10 gennaio 2026, restando aperta, in via Hoepli 3, dal martedì al sabato, fra le 14 e le 18 e , su appuntamento, la mattina.
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Dall'Asta e Eškinja Ph. Alessandra Basile
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