03 Novembre 2025
Re Felipe VI di Spagna con Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie
Il Re di Spagna Felipe VI incontra il cugino Carlo di Borbone delle Due Sicilie all’opening del Grande Museo Egizio di Giza, in Egitto
Stupore tra gli ambienti monarchici e tra chi si occupa di royal gossip per la foto che ritrae insieme il Re di Spagna Felipe VI di Borbone ed il cugino Carlo di Borbone delle Due Sicilie accompagnato dalla moglie Camilla Crociani. Quest’ultima, molto apprezzata per il suo completo rosso che assomigliava molto a quello della sua “collega” Rania di Giordania, anch’essa presente all’opening del museo egizio, e per la collana di rubini e diamanti di Chaumet, ha sempre lavorato per mettere “pace” tra i due rami di Casa Borbone, quello di suo marito Carlo, appunto, e quello dell’altro ramo della famiglia rappresentato da Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie (don Pedro de Borbón-Dos Sicilias y Orleans). Chi è il “vero” capo famiglia ovvero il pretendente al trono di uno Stato, il Regno delle Due Sicilie, che ormai non esiste più da 150 anni? La disputa va avanti da molti anni, per complicatissime questioni dinastiche e rinunce poi ritrattate, argomento che qui non staremo a trattare, tanto che esistono ben due Ordini Costantiniani di San Giorgio, quello “spagnolo” che fa riferimento a Don Pedro, e quello “italiano” che fa riferimento a Don Carlo. Molti cavalieri costantiniani si dividono tra le due fazioni, anche se va riconosciuto che Carlo di Borbone ha una presenza più capillare sul territorio italiano e una disponibilità finanziaria notevole, dovuta anche alla moglie Camilla, che di cognome fa Crociani, ed è l’erede di un impero aerospaziale - la celebre Vitrociset di Camillo Crociani - gestito in passato con grande successo dalla madre Edoarda Vesselovsky, in gioventù attrice con Mattoli, Fellini e Monicelli. Don Pedro rivendica la cosiddetta "Primogenitura Farnesiana", ovvero di essere l'esponente in linea diretta di discendenza dei Borbone delle Due Sicilie, ereditaria dei titoli nobiliari e degli ordini cavallereschi appartenuti alla dinastia Farnese. La sua pretesa al trono del Regno delle Due Sicilie è appunto disputata da Carlo di Borbone delle Due Sicilie. Il Regno di Spagna riconosce Pietro di Borbone-Due Sicilie come capo della casata. Il 25 gennaio 2014 fu firmato a Napoli un atto di riconciliazione tra i due rami della famiglia nel quale si riconoscono mutualmente rispettivi titoli. Il 14 maggio 2016, però, Carlo di Borbone-Due Sicilie, non avendo figli maschi, e per la prima volta nella storia del Casato dei Borbone Due Sicilie decide di non riconoscere le regole di successione che privilegiano la linea maschile, abolendo il criterio di successione della legge salica, richiamandosi al diritto europeo (Trattato di Lisbona, 2009) che proibisce la discriminazione tra uomini e donne. Questa decisione viene contestata da Pedro di Borbone-Due Sicilie, in quanto illegittimo rispetto al codice legislativo dell'ex Regno delle Due Sicilie e rispetto alle leggi ed alle tradizioni di famiglia. Re Felipe VI pare sia stato molto contento di rivedere il cugino Carlo di Borbone Due Sicilie, che vive tra Montecarlo, Parigi, Roma e Saint Tropez mentre Don Pedro ha mantenuto la sua residenza in Spagna. Non è chiaro perché i pretendenti “italiani” al trono di Napoli fossero all'evento, essendo gli invitati quasi tutti Capi di Stato e di Governo, così come non è chiaro perché ci fosse Matteo Renzi - accompagnato dalla moglie Agnese – il quale non detiene nessuna carica istituzionale e non fa neppure parte dell’attuale compagine governativa. Pare però che l’invito all’ex presidente del Consiglio italiano sia arrivato grazie alle sue entrature con il mondo arabo, in particolare con il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman che spesso lo invita a tenere conferenze nel suo Paese, definito “Nuovo Rinascimento”, lautamente retribuite. E cosi Renzi si è ritrovato nella foto di gruppo insieme ad Alberto di Monaco, Jean del Lussemburgo, Felipe di Spagna, Alberto dei Belgi e una quantità indefinibile di presidenti e emiri arabi.
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