Letterina semi-seria a Babbo Natale,tra ansie,speranze e poche certezze

Buon Natale

Buon Natale a Mitja Šostakovič, a cinquant'anni dalla morte riceve alla Scala un tripudio di applausi per la sua meravigliosa Lady Macbeth, versione originale, mai eseguita, in Italia che tanti dolori gli aveva provocato in vita. La grandezza della sua enorme opera vivrà nei secoli, rispetto all'oblio del suo amato/odiato Stalin

Buon Natale, alla sempre più lunga lista di inquisiti per le presunte irregolarità nella pianificazione urbana, centinaia di progettisti e costruttori che aspettano l'avviso di garanzia che, in questo paese, non si nega a nessuno

Buon Natale ai giudici urbanisti, che decidono della buona e mala fede di progetti e di procedure, nella speranza che possano essere loro, con la cristallina autorevolezza a poter in futuro, darci una città più bella, sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista etico

Buon Natale allo zio Frank(Gehry)che ha smesso di surfare a Santa Monica, e di veleggiare con Tom Mayne e gli altri  vecchi hippy, l'unico architetto al mondo che è riuscito a farci sorridere anche quando veniva raffigurato come cartoon nella serie dei Simpson

Buon Natale, a quelli che "nun me piace o' Presepe" (E.de Filippo, Natale in casa Cupiello),e a quelli che vivono solo per farlo sul comò della nonna

Buon Natale a quelli che continuano a farci emozionare, che ci costringono a urlare al mondo indifferente, che un cuore ce l'abbiamo ancora

Buon Natale a chi crede che l'Ucraina potrà sconfiggere lo Zar.

Buon Natale, al nuovo stadio che sorgerà sulle ceneri di San Siro, e per fortuna Sir Norman Foster ci farà diventare meno provinciali

Buon Natale  ai nostri rimpianti, e a qualche rimorso

Buon Natale all'AI che ci farà diventare tutti più intelligenti, anche se non abbiamo ancora capito come e soprattutto perchè

Buon Natale alla destra e alla sinistra che ancora credono di poterci affascinare con le loro finzioni, con le loro presunte ipotesi di verità

Buon Natale ai ricchi, sempre più ricchi e ai poveri, talmente poveri che sono diventati trasparenti

Buon Natale al Politecnico di Milano che mi ricorda uno dei periodi più felici e allegri della mia vita, in cui ero convinto che l'architettura avrebbe salvato il mondo, ma ero ancora  piccolo

Buon Natale a tutti gli amici che ci hanno lasciato e a quelli che non abbiamo capito, tutte le volte che siamo stati cattivi senza volerlo, senza chiedere scusa, ma tenendoci dentro tutto quel peso che nel tempo è diventato il viatico della nostra maturità

Buon Natale a tutte le cose e le persone che ci fanno stare bene

Buon Natale ai posti nel mondo che abbiamo sognato e dove non siamo mai riusciti ad andare.

Buon Natale, a tutte le persone che abbiamo amato, senza chiedere nulla in cambio, e soprattutto senza pensare di dover essere ricambiati

Buon Natale ad alcune vie di Milano, dove passeggiavo da bambino, rivedendole ora dopo mezzo secolo, mi emozionano ancora, e per fortuna

Buon Natale, a tutti i regali che ho ricevuto, e quelli che hanno reso felice qualcuno.

Buon Natale, per tutte quelle volte che abbiamo riso di gusto per una battuta, ad un tavolo alcolico con qualche amico, sempre pochi, sempre i soliti

Buon Natale alla Musica che è l'unica cosa che continua a tenermi in vita, perchè il mondo come si sa: è sonoro

Buon Natale alle mie figlie Carolina e Ludovica, che mi hanno visto meno di quanto avrei voluto, e ai miei nipoti Filippo e Riccardo

Buon Natale a tutte le donne che ho amato, ma mai abbastanza quanto avrei dovuto

Buon Natale a tutte le delusioni, le amarezze, le tristezze e le malinconie, credetemi servono.

Buon Natale a quelle poche intuizioni che ho avuto in questi decenni di professione, che nonostante tutto, sono felice di aver svolto

Buon Natale, a tutti quelli che hanno ancora voglia di parlare, di scrivere, di ascoltare, che hanno ancora voglia di capire, come se fosse possibile

Buon Natale, a tutti i passati che abbiamo passato, ai decenni di cambiamenti, e di consolidamenti, tra rabbie e crolli emotivi, e trascurabili momenti di felicità

Buon Natale a tutti quelli che amano quello che fanno, dall'impiantista elettrico al fisico quantico, dal pianista jazz al sommelier, e considerano il proprio lavoro quasi un piacere.

Buon Natale alla Letteratura, quella alta e quella che non è riuscita ad esserlo, ai classici senza tempo e ai premi Nobel che non sono riuscito a leggere, agli emergenti e agli sperimentatori linguistici, quanta ginnastica per il cervello!

Buon Natale, a tutti quelli che si stanno preparando per il Pranzo di Natale come fosse il Pranzo di Babette, e a quelli come JImmy Dean nel Gigante che se ne erano scordati.

Buon Natale a David Byrne, "mente" dei Talking Heads, che ha realizzato una compilation per tutti quelli che non sopportano le canzoni di Natale

Buon Natale a Te, che continuo a cercare, nonostante tutto e nonostante l'inesistenza ogni barlume logico, ovunque

Buon Natale a tutto il piacere che abbiamo vissuto, come dono su una spiaggia o nel letto dove ci incontravamo di nascosto, tanto tempo fa, o su una barca al chiar di luna, o mentre fuori pioveva a dirotto

Buon Natale agli architetti che non saranno mai delle archistar, e alle archistar che non saranno mai architetti

Buon Natale, ad ogni progetto che nasce col nuovo anno, e che ci rende più forti anche se non sappiamo se saremo mai in grado di realizzarlo, ma che importa

Buon Natale ai miei genitori S. e G., per tutte le migliaia di cose che avrei voluto dire e non ho mai avuto il tempo di farlo.

Buon Natale per tutti quelli che hanno avuto finalmente una cattedra e per tutti quelli che l'hanno persa, oggi

Buon Natale al mio romanzo di fantascienza MARCIAPIEDE che esce a marzo

Buon Natale a tutti quelli che ho conosciuto in tutto questo tempo che mi è sembrato volare, e non me ne sono accorto, buon Natale di cuore a tutti gli amici e colleghi del Giornale d'Italia.

Buon Natale