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Vaccino Covid, 15 ottobre 2021 istituito obbligo e greenpass: “Giorno di vergogna nazionale, 4 anni fa Draghi ha tolto la libertà e costretto milioni di persone a inocularsi”

A distanza di 4 anni, il 15 ottobre resta per molti “il giorno più triste della storia recente” o "il giorno della vergogna", quello in cui milioni di persone si sono viste costrette, da Mario Draghi, a inocularsi il Vaccino Covid, nonostante gli effetti avversi, per poter continuare a lavorare

15 Ottobre 2025

Vaccino Covid, 15 ottobre 2021 istituito green pass obbligatorio: “4 anni da quell’infausto giorno che ha costretto milioni di persone a inocularsi”

Draghi-Green Pass Fonte: Ilaria Bifarini

Quattro anni fa, il 15 ottobre 2021, entrava in vigore quello che molti cittadini hanno definitoun infausto giorno”. 4 anni fa, infatti, entrava in vigore il decreto che rese obbligatorio il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati. Per molti cittadini fu “il giorno della vergogna nazionale”, con Draghi che "ha tolto la libertà e ha costretto milioni di persone a inocularsiil Vaccino Covid, nonostante i numerosi effetti avversi.

Vaccino Covid, 15 ottobre 2021 istituito obbligo e greenpass: “Giorno di vergogna nazionale, 4 anni fa Draghi ha tolto la libertà e costretto milioni di persone a inocularsi”

Il provvedimentoinfausto”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre 2021, si componeva di 11 articoli e sanciva che “dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre – quando dovrebbe terminare lo stato di emergenza – è fatto obbligo di possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde Covid-19”. La decisione fu adottata “all’unanimità” dal Consiglio dei Ministri, durante la "pandemia".

"L'appello a non vaccinarsi è appello a morire, sostanzialmente, non ti vaccini, ti ammali e muori oppure fai morire. Non ti vaccini, ti ammali, contagi e lui/lei muore", così Mario Draghi il 23 luglio 2021, più di 4 anni fa, al termine del Consiglio dei Ministri in cui aveva annunciato un nuovo decreto Covid che, dal 6 agosto dello stesso anno, rese obbligatorio il Green Pass dai 12 anni in su per bar, ristoranti, teatri, cinema, palestre. "Senza vaccinazione - aveva aggiunto l'ex Premier - si deve chiudere tutto di nuovo. Noi sappiamo che grazie alla vaccinazione le conseguenze sui ricoverati in terapia intensiva sono meno serie. Mi fermo qua".

Il decreto prevedeva che “niente stipendio fin dal primo giorno per chi si presenterà a lavoro senza il green pass”, stabilendo “lo stop a ogni retribuzione, compenso o emolumento” per i lavoratori sprovvisti di certificato verde, sia nel settore pubblico che privato, “non solo in uffici e fabbriche ma anche per colf, badanti e lavoratori autonomi”.

Il testo normativo disciplinava in dettaglio le modalità di verifica e le sanzioni: i datori di lavoro erano tenuti a “definire, entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche”, mentre per i lavoratori privi della certificazione erano previste sospensioni e multe “da 600 a 1.500 euro”. Analogo regime veniva applicato anche agli uffici giudiziari, ai professionisti, ai volontari e a chi svolgeva attività formative.

Parallelamente, l’articolo 4 introduceva misure per la somministrazione di test antigenici rapidi “a prezzi contenuti”, mentre l’articolo 5 regolava la “durata delle certificazioni verdi Covid” e i criteri per il rilascio dopo vaccinazione o guarigione. Il provvedimento toccava anche ambiti come lo sport, la cultura e i servizi sociali, con fondi destinati a sostenere le associazioni e le attività di base.

A distanza di 4 anni, il 15 ottobre resta per molti una data simbolica: per alcuni rappresenta il segno di un sacrificio necessario in nome della salute pubblica; per molti altri, invece, “il giorno più triste della storia recente” o "il giorno della vergogna", quello in cui milioni di persone si sono viste costrette a inocularsi il Vaccino Covid, nonostante gli effetti avversi, per poter continuare a lavorare.

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