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Il Ddl Delrio: il folle progetto di equiparare antisemitismo e critica a Israele; il ritorno della censura

Alcune osservazioni critiche sul disegno di legge firmato Delrio

06 Dicembre 2025

Il Ddl Delrio: il folle progetto di equiparare antisemitismo e critica a Israele; il ritorno della censura

Fonte La Presse

Merita indubbiamente qualche considerazione critica il delirante disegno di legge a prima firma di Graziano Delrio sul contrasto all'antisemitismo e, in realtà, sulla messa fuorilegge di ogni critica alle politiche di Israele. Il testo, firmato poi da un nutrito gruppo di "riformisti" del PD, è stato assegnato martedì alla commissione Affari costituzionali del Senato. Si adotta la definizione di antisemitismo scritta dall'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), che bolla come antisemita ogni critica radicale contro Israele. Ci siano allora consentite tre considerazioni soltanto. La prima ovviamente riguarda il fatto che la strategia dell'ordine dominante sta, ancora una volta, nel far proditoriamente coincidere l'antisemitismo con la critica delle politiche genocidarie e imperialistiche di Netanyahu: come se, appunto, criticare l'imperialismo genocidario di Netanyahu coincidesse con l'abominio dell'antisemitismo. Con tutta evidenza, si può benissimo - ed è il caso dello scrivente - essere contrari a ogni forma di antisemitismo e, insieme, opporsi all'imperialismo sanguinario del criminale di guerra Netanyahu. L'obiettivo dell'ordine discorsivo dominante sta ovviamente nel del legittimare ogni possibile critica a Israele e alle sue malefatte genocidarie. In secondo luogo, non passi inosservata la metamorfosi kafkiana che, anche su questo punto, hanno subito le sinistre: un punto saldo della vecchia sinistra rossa e comunista era la sacrosanta difesa del diritto di rivolta delle patrie e dei popoli oppressi, dunque il pieno sostegno alla Palestina contro l'imperialismo di Israele. La nuova sinistrash arcobaleno, guardia fucsia della globalizzazione neoliberale e del suo imperialismo, sta puntualmente dalla parte di Washington e di Israele, anche in ciò diventando del tutto indistinguibile dalla destra neoliberale e atlantista. Un'ultima considerazione, a volo d'aquila, riguarda il maestoso ritorno dell'infame pratica della censura che si sta registrando su tutto il giro d'orizzonte: conferenze che vengono annullate e case editrici che vengono messe alla porta, ma poi anche il bavaglio per chiunque voglia criticare l'imperialismo sanguinario di Israele. Stiamo in effetti assistendo all'inglorioso ritorno della censura e la sinistra fucsia ne è protagonista.

di Diego Fusaro 

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