03 Novembre 2025
Opec+, Ansa
L’Opec+ continua la sua marcia verso un progressivo riassorbimento dei tagli produttivi decisi nel 2023. Il cartello ha annunciato un nuovo aumento di 137.000 barili al giorno a partire dal 1° dicembre 2025, in linea con le attese del mercato e con la strategia di graduale ripristino delle forniture avviata nei mesi scorsi.
Si tratta del terzo incremento consecutivo, dopo quelli di settembre e ottobre, che rientrano nel piano di riassorbimento dei tagli volontari di 1,65 milioni di barili al giorno stabiliti a marzo 2023 e successivamente estesi fino a 2,2 milioni di barili a novembre dello stesso anno.
La decisione è stata presa nel corso di una riunione in videoconferenza svoltasi domenica 2 novembre 2025, alla quale hanno partecipato gli otto Paesi coinvolti negli aggiustamenti volontari: Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman.
Secondo il comunicato diffuso al termine dell’incontro, la scelta riflette una prospettiva economica globale stabile e fondamentali di mercato solidi, sostenuti anche da scorte di greggio ai minimi. Gli otto Paesi hanno ribadito l’obiettivo di portare la produzione complessiva a 1,66 milioni di barili al giorno, mantenendo al contempo un approccio cauto e flessibile. “I Paesi partecipanti – si legge nella nota – potranno restituire al mercato i 1,65 milioni di barili al giorno di tagli volontari, in parte o per intero, in funzione dell’evoluzione delle condizioni di mercato e in modo graduale.”
L’Opec+ ha inoltre deciso di sospendere ulteriori incrementi produttivi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2026, tenendo conto della stagionalità della domanda e delle incertezze macroeconomiche. Il gruppo tornerà a riunirsi il 30 novembre per valutare l’andamento del mercato e l’eventuale prosecuzione della strategia.
Gli otto membri hanno confermato anche l’impegno a compensare completamente qualsiasi volume prodotto in eccesso a partire da gennaio 2024 e a monitorare mensilmente la conformità delle decisioni e la risposta della domanda globale.
Nel frattempo, i mercati petroliferi hanno reagito con moderato ottimismo: il Brent segna un aumento dello 0,69% a 65,22 dollari al barile, mentre il WTI avanza dello 0,71% a 61,40 dollari al barile.
La strategia Opec+ conferma dunque la volontà di mantenere l’equilibrio tra sostegno ai prezzi e stabilità dell’offerta, adottando una linea di prudente flessibilità in un contesto geopolitico e macroeconomico ancora complesso.
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