03 Novembre 2025
Forti acquisti in Borsa su A2A, che svetta in cima al Ftse Mib e segna i massimi da febbraio 2008. Il titolo ha toccato livelli che non si vedevano dal 29 febbraio 2008, quando trattava a 2,68 euro per azione. A trainare le quotazioni è stato l’upgrade di Morgan Stanley, che ha alzato la raccomandazione sul titolo a Overweight da Equal Weight, portando il target price a 3,25 euro dai precedenti 2,55 euro.
Secondo gli analisti, la revisione della valutazione riflette il riconoscimento del percorso di rafforzamento industriale e finanziario compiuto dal gruppo negli ultimi anni. Gli investimenti sostenuti da A2A nelle infrastrutture energetiche e ambientali vengono ora pienamente valorizzati, con una valutazione allineata a quella dei principali competitor europei.
In prospettiva, gli esperti sottolineano come la presenza capillare di A2A nel Nord Italia rappresenti "un’opportunità unica e integrata per beneficiare della crescita dei data center a Milano, qualora questa si concretizzasse". In tale scenario, definito bull case, il target price salirebbe a 4 euro per azione.
La società risulterebbe infatti ben posizionata per trarre vantaggio da questo trend grazie ai propri segmenti di produzione elettrica, rete di distribuzione, teleriscaldamento e gestione idrica, in grado di fornire soluzioni energetiche integrate e sostenibili.
Il gruppo milanese può contare su un ampio mix di attività in diversi comparti: produzione di energia (gas, idroelettrico, eolico, solare), distribuzione elettrica, servizi idrici e teleriscaldamento. Secondo gli analisti, questa diversificazione consente a più linee di business di beneficiare contemporaneamente dei potenziali driver di crescita.
A2A ha inoltre già dimostrato la propria competenza nel recupero e nell’immissione di calore nella rete di teleriscaldamento, come testimonia l’esperienza dell’impianto Lamarmora di Brescia, considerato un modello di efficienza e integrazione energetica.
Sul piano delle metriche di mercato, il titolo tratta a 11 volte il rapporto P/E e 6 volte l’Ev/Ebitda, livelli inferiori alla media dei principali peers europei, rispettivamente pari a 13 e 8,5 volte. Allo stesso tempo, A2A offre un Total Shareholder Return stimato del 12%, superiore alla media del settore.
Nello scenario più ottimistico, il bull case a 4 euro incorpora un potenziale beneficio derivante dalla crescita dei data center, da maggiori volumi di produzione e da una riduzione del costo del capitale.
Gli analisti ritengono che A2A rimanga un titolo ancora sottovalutato e poco considerato dal mercato, nonostante i progressi industriali e finanziari degli ultimi anni. In questa prospettiva, il Capital Markets Day del 12 novembre potrebbe rappresentare un importante catalizzatore per un aumento dell’interesse da parte degli investitori e per una possibile rivalutazione del titolo in Borsa.
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