28 Febbraio 2025
Con l’obiettivo di rafforzare la salvaguardia degli ecosistemi marini, E.ON e UNESCO-IOC lanciano una nuova piattaforma digitale innovativa progettata come strumento educativo per esperti, studenti e appassionati del mare. La piattaforma è pensata per diffondere conoscenza e sensibilizzare il pubblico sulla conservazione della Posidonia oceanica, promuovendo al contempo un coinvolgimento attivo nella tutela di questo ecosistema fondamentale per l'equilibrio della biodiversità.
Il lancio della piattaforma è stato preceduto da un evento divulgativo online dedicato alla protezione della Posidonia oceanica, durante il quale esperti del settore, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni hanno discusso le sfide attuali e le strategie future per la conservazione di questi ecosistemi marini vitali per la salute del Pianeta.
L’evento si è aperto con l’intervento di Francesca Santoro, Senior Programme Manager UNESCO-IOC, che ha sottolineato il ruolo cruciale della collaborazione tra pubblico e privato per promuovere l’educazione all’oceano, e di Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability & Communication Director di E.ON Italia, che ha ribadito l’impegno dell’azienda verso una sostenibilità che vada oltre la semplice riduzione delle emissioni di carbonio, evidenziando l’importanza di integrare l’azione climatica con la tutela della biodiversità e la gestione responsabile delle risorse. Main partner del progetto Save the Wave fin dalla sua nascita, E.ON sostiene attivamente azioni di ripristino, sensibilizzazione ed educazione ambientale in collaborazione con UNESCO-IOC e con esperti del settore, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le comunità locali e le nuove generazioni.
Nel corso del webinar, Giovanni Chimienti, biologo marino dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha illustrato le tecniche innovative utilizzate per il ripristino delle praterie di Posidonia oceanica nelle Isole Tremiti, dove è stato testato con successo il trapianto di Posidonia su circa 145 m² di fondale marino.
Questi interventi, monitorati costantemente, mirano a valutare la crescita e la resilienza delle praterie ripristinate.
Tra i temi discussi durante l’evento, è emersa la necessità di una collaborazione internazionale per proteggere la Posidonia oceanica, attraverso iniziative come il Mediterranean Posidonia Network, volto a coordinare le azioni su scala mediterranea e progetti di monitoraggio scientifici come il programma di mappatura avviato in Italia da Fugro e ISPRA, per raccogliere dati utili alla conservazione delle praterie sottomarine. Parallelamente, è stata evidenziata l'importanza di sensibilizzare e coinvolgere le comunità locali, attraverso programmi educativi, progetti di citizen science e iniziative immersive come il Posidonia Green Festival e il progetto “Posidonia” realizzato da Xavi Bove Studio e Submon.
“In E.ON, siamo impegnati in una sostenibilità che va oltre la riduzione delle emissioni di carbonio, includendo la protezione della biodiversità e degli ecosistemi naturali,” afferma Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability & Communication Director di E.ON Italia. “Per questo siamo così orgogliosi della nostra collaborazione con UNESCO-IOC, focalizzata sul ripristino di ecosistemi marini essenziali come la Posidonia oceanica. La nostra partnership ci permette di avere un impatto concreto e di lavorare insieme per un futuro sostenibile per il nostro oceano”.
“Le Nazioni Unite riconoscono l’importanza di creare una rete globale che includa il settore privato per garantire un approccio coordinato e lungimirante al sostegno di un’economia oceanica sostenibile, di uno sviluppo costiero responsabile, dell’ocean literacy e della rigenerazione marina,” ribadisce Francesca Santoro, Senior Programme Manager UNESCO-IOC. “Così, il potenziale del settore privato può innescare un circolo virtuoso, coinvolgendo altri stakeholder nella tutela dell’ambiente marino: la nostra collaborazione con E.ON ne è un esempio concreto: una prova che, agendo insieme, possiamo preservare la salute dell’oceano per le prossime generazioni.”
Grazie al supporto di E.ON e alla collaborazione con partner scientifici, Save the Wave ha già avviato interventi tangibili in aree strategiche del Mediterraneo:
Parallelamente alle attività sul campo, la nuova piattaforma digitale Save the Wave offre strumenti e contenuti educativi per scuole, studenti, educatori e appassionati del mare. La piattaforma include:
Con queste iniziative, Save the Wave rafforza il proprio impatto, trasformando la tutela della Posidonia oceanica in un impegno condiviso tra istituzioni, aziende, scienziati e cittadini.
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