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Microsoft licenzia 11mila dipendenti in tutto il mondo: a casa il 5% del personale del Colosso

Seguendo le orme di altri colossi del settore tecnologico, come Amazon e Twitter, anche Microsoft starebbe programmando il licenziamento di oltre diecimila dipendenti

18 Gennaio 2023

Microsoft licenzia 11mila dipendenti in tutto il mondo: a casa il 5% del personale del Colosso

Microsoft, fonte Imagoeconomica

La grande azienda informatica Microsoft starebbe programmando il taglio di circa 11000 risorse: il 5% della sua forza lavoro. L’annuncio ufficiale è atteso per la giornata di oggi, 18 gennaio, nel quale saranno probabilmente rivelati ulteriori dettagli relativi ai precisi settori del personale colpiti da tali misure. Infatti, l’azienda non ha ancora rilasciato commenti a riguardo. Già nell’ottobre dell’anno scorso, la big tech di Redmond aveva tagliato un ingente numero di dipendenti, ma in misura nettamente minore rispetto al taglio del nuovo anno.

Microsoft licenzia 11mila dipendenti in tutto il mondo

L’azione si inserisce perfettamente in quel trend generale che ha interessato molte delle più grandi aziende del settore tecnologico statunitense, come ad esempio Amazon, Meta-Facebook e Twitter. Infatti, molte delle grandi big tech hanno programmati tagli del personale con lo scopo di alleggerire le proprie spese, in seguito a una diminuzione di introiti e un aumento della concorrenza, perseguendo l’obbiettivo comune di ridurre al minimo le spese.

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Effettivamente, Microsoft, durante la pandemia, ha conosciuto una notevole crescita del suo fatturato, che ha permesso l’assunzione di circa 50000 mila dipendenti. Ma lo scorso ottobre il CEO di Microsoft Satya Nadella ha sottolineato come il settore tecnologico si stava addentrando in un periodo di crisi, suggerendo una maggiore attenzione nella gestione delle finanze.

È difficile indicare con certezza le cause della crisi di questo settore, che si traduce con la ritirata di investitori e licenziamenti di massa. Oltre alla sopravvalutazione del periodo aureo della pandemia, che ha indotto le big tech a gestire le proprie finanze in modo forse poco disciplinato, vi è anche un crollo nel settore pubblicitario: la maggior parte dei ricavi di queste grandi aziende derivano dal settore pubblicitario, che in questo periodo storico sta conoscendo una grande crisi.

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