18 Novembre 2022
A quanto pare il social network Twitter è nell'occhio del ciclone, oltre ad aver calcato le prime pagine dei giornali per il licenziamenti record che hanno affiancato quelli di Facebook ed Amazon, non a caso anche questi hanno poi visto un crollo in borsa, Twitter richiama buona parte di tutte le persone licenziate nei giorni precedenti, ma la reazione dei lavoratori è inaspettata: anziché riacquistare fiducia, l'atteggiamento altalenante crea un distacco e un allontanamento dei dipendenti sì secondo il Washington Post è il New York Times sarebbero "diverse centinaia" pronti a dimettersi. In pratica Twitter non è più incredibile nemmeno per gli stessi lavoratori, che avrebbero letto la mail aziendale e avrebbero deciso di scappare. L'ondata di licenziamenti si aggiunge ai 3700 licenziamenti effettivi già annunciati da Musk. Gli uffici di Twitter restano chiusi fino a martedì dopo l'ondata di dimissioni di dipendenti. Il tutto non fa che aumentare l'incertezza che aveva portato gli investitori pubblicitari ad abbandonare Twitter dopo l'insediamento di Musk. Il titolo tuttavia resiste in borsa e oggi apre positivamente nonostante le informazioni che giungono dai tabloid americani.
La richiesta di questo lavoro extra sarebbe giunta via mail ai lavoratori esortati a rispondere entro 24 ore.
Il proprietario di Twitter aveva chiesto a tutti i suoi dipendenti di lavorare di più, di fare orari da irriducibili e scordarsi le promozioni e poi aveva dato 24 ore per decidere se accettare o andarsene. La risposta è stata data da esodo: dopo che il capo del social network aveva deciso di licenziare 3.700 persone su 7500 lavoratori in totale, i tagli hanno deciso di far scappare tutti gli altri.
Inoltre Twitter avrebbe dato la possibilità agli utenti di acquistare con 8 euro al mese degli account ufficiali con la spunta blu quindi questi sarebbero a pagamento e hanno fatto nascere una gran parte di account falsi di personaggi pubblici. La credibilità del social network sta sprofondando.
Elon Musk ha speso 44 miliardi di dollari per acquistare il social network e la transazione è stata tra le più lunghe e sofferte della storia. Infatti questa sembrava che potesse essere ultimata in estate ma il patron di Tesla ha avuto almeno due ripensamenti e poi ha venduto anche gran parte delle azioni di Tesla per comprare Twitter.
Sicuramente la richiesta fatta da Elon Musk ai suoi lavoratori era volta a "ridurre la quantità di licenziamenti", ma ai lavoratori non è piaciuta e ha dato un segnale di inaffidabilità. Secondo alcuni invece la richiesta di lavoro "aggiuntivo" sarebbe stata fatta per sopperire la mancanza di un lavoro effettuata da coloro che sono finiti nella prima bolgia dei maxi-licenziamenti. Anche questi frutto di un calcolo errato di Mask.
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