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Domiziana Mecenate: "Immagino che le palestre piano piano diventeranno più inclusive per i corpi che non sono definiti normo e per le persone con disabilità"

La nuotatrice paralimpica, portabandiera e finalista ai Giochi di Parigi 2024 è stata intervistata da Il Giornale d'Italia in occasione dell'inaugurazione del nuovo corporate club di Anytime Fitness nella capitale

15 Dicembre 2025

Domiziana Mecenate, nuotatrice paralimpica, portabandiera e finalista ai Giochi di Parigi 2024 è stata intervistata da Il Giornale d'Italia in occasione dell'inaugurazione del nuovo corporate club di Anytime Fitness nella capitale.

Quanto incidono oggi motivazione e supporto psicologico nello sport e nei percorsi fitness?

Sicuramente ora come ora diciamo siamo in un mondo in cui il supporto psicologico e anche in generale mental health awareness sono molto diffusi, quindi fortunatamente se ne parla tanto. Sicuramente ora come ora io anche sto iniziando a intraprendere un percorso di mental coaching che secondo me durante la carriera agonistica è fondamentale per gestire al meglio proprio la gara ma anche la preparazione. E ora come ora, fortunatamente ci troviamo in un contesto storico molto all'avanguardia in cui si può parlare di queste cose apertamente. Il fitness e la palestra sicuramente aiutano molto a vivere bene nel proprio corpo.

Pensi che in futuro, le palestre e i luoghi dove si fa sport, diventeranno più inclusivi?

Secondo me sì. Diciamo che oggi la visione dello sport e del proprio corpo è diversa, perciò piano piano migliorerà. Immagino che le palestre piano piano riusciranno anche a diventare più inclusive per quel che riguarda i corpi che magari non sono conformi o non sono definiti normo, sia perché riguarda le disabilità, sia per ciò che riguarda corpi semplicemente diversi, quindi non negli standard, nei canoni estetici.

Nella ginnastica prima e oggi nel mondo paralimpico ho imparato che il giudizio degli altri è inevitabile. Il mio corpo è cambiato in seguito all’incidente, e gli sguardi li sento ancora, ma ho capito che l’unica strada da percorrere è fare ciò che mi fa stare bene. Le energie negative, le paure, i pensieri, la fatica, provo a trasformarle in movimento, a incanalarle nello sport e nello studio, cercando ogni giorno una chiave positiva. È questo il messaggio che vorrei lasciare a chi si sente scoraggiato: reagire alle sfide, andare avanti, e non smettere mai di provarci.”


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