04 Maggio 2022
La prima pizzeria Alice apre a Roma nel 1990. In quel negozietto dove si vende pizza al taglio lavora Domenico Giovannini, non solo fondatore e imprenditore, ma anche pizzaiolo. Tocca con mano gli ingredienti e lavora sulla riconoscibilità del marchio. Grazie alle sue idee, negli anni Alice si espande: tante altre pizzerie vengono aperte in diversi quartieri di Roma, ma le ricette e le tecniche rimangono le stesse.
Nel 2012 apre la prima pizzeria Alice in franchising e nel 2013 viene fondata l’Accademia della Pizza, dedicata alla formazione del personale e a corsi di cucina per i clienti. Nello stesso anno la catena Alice esce dal Lazio e le aperture si susseguono una dopo l’altra: Emilia Romagna, Milano, Cagliari, Torino, Genova. Si può gustare la pizza al taglio di Domenico Giovannini anche a Philadelphia.
Alice Pizza, nel 2022 si allarga la rete di punti vendita a Milano: il video racconto
Una storia imprenditoriale che, però, non si ferma. Lo racconta a Il Giornale d'Italia Claudio Baitelli, amministratore delegato di Alice Pizza:
"Alice nasce circa 30 anni fa con un'idea imprenditoriale precisa: realizzare una catena di pizzerie di qualità nel paese della pizza. Nel 2022, prevediamo di aprire tra le 30 e le 40 pizzerie, in gestione diretta e gestione franchising. Saranno collocate prevalentemente nella città di Milano e dintorni. L'ecosistema di Alice, a oggi, conta circa 180 punti vendita: più di un terzo sono a gestione diretta e la restante parte in franchising".
Un'attenzione particolare, spiega Baitelli, è stata rivolta anche alle risorse umane dell'impresa: "In Corso Buenos Aires a Milano e in Piazza Barberini a Roma abbiamo due accademie di cucina per i nostri collaboratori. Il percorso di formazione parte con due settimane di lezioni per poi proseguire nei punti vendita con l'affiancamento dei pizzaioli più esperti".
"La partnership con illimity è stata fondamentale. Ricordo sempre quello che mi disse il CFO di una quotata dove lavoravo all'inizio della mia carriera: il debito è una benedizione. Inteso non solo nella sua funzione primaria, che è quella dello sviluppo e della crescita dell'azienda, ma anche nell'educare a una migliore gestione delle risorse, in particolare quando queste risorse sono di terzi", sottolinea. "Questo aiuta l'azienda a crescere, i manager a strutturare i processi e a essere maggiormente consapevoli degli ambiti in cui stanno creando valore, anche a vantaggio di tutti gli stakeholder coinvolti".
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