28 Aprile 2022
Si è svolto nella sede di Borsa Italiana a Milano il 6° Beauty Summit Pambianco, organizzato da Pambianco – società di consulenza specializzata nei settori Fashion, Design, Beauty, Hotellerie e Wine&Food in collaborazione con Cosmetica Italia. Durante la mattinata di lavori è stata analizzata l’industria della cosmetica italiana per valutare i nuovi modelli di business che si stanno definendo per rispondere in maniera efficace alle nuove sfide poste dal mercato.
Dopo un saluto di David Pambianco, CEO di Pambianco e moderatore della giornata, i lavori si sono aperti con l’intervento istituzionale di Benedetto Lavino, Vice Presidente di Cosmetica Italia, che ha analizzato lo scenario del settore cosmetico nazionale ed ha dichiarato: “I valori preconsuntivi sul 2021 sono leggermente al rialzo rispetto alle precedenti stime e dimostrano la natura anelastica del comparto. Anche davanti agli elementi di incertezza che caratterizzano l’attuale situazione, le previsioni per il 2022 sono all’insegna di un graduale recupero dei valori pre-crisi. Questo è possibile grazie alla costante propensione all’investimento in ricerca e innovazione del nostro settore, una tendenza che risulta cruciale in un’ottica strategica di adattamento alle evoluzioni del mercato, continuando a mantenere elevati standard di offerta”.
David Pambianco CEO Pambianco a Il Giornale d’Italia:” È stato molto interessante perchè tutte le testimonianze che abbiamo avuto hanno raccontato le novità in termini di prodotto di canali distribuitivi, anche di struttura azionaria perchè varie aziende ormai hanno dei soci finanziari con cui condividono i piani di sviluppo più proattivi, se non aggressivi rispetto a quello che è la gestione normale di un’azienda familiare. Quindi un settore in salute che sta manifestando un grande dinamismo e credo abbiamo anche delle grosse prospettive di sviluppo per il futuro.”
“Focus soprattutto sull’innovazione delle aziende, la sostenibilità ormai è un prerequisito e poi vincerà sicuramente chi cavalcherà meglio i nuovi strumenti digitali come i social network, l’e-commerce e i rapporti con gli influencer che oramai sono un player stabile e forte di questo mercato.”
“Per il futuro bisognerà puntare sull’innovazione, il digitale e la conoscenza dei consumatori e investimenti, le risorse finanziarie saranno sempre più importanti per fare progetti di sviluppo seri.”
Benedetto Lavino, Vice Presidente di Cosmetica Italia a Il Giornale d’Italia: “Sicuramente con gli anni della pandemia e questo nuovo momento particolare a livello geopolitico, il mondo del beauty ha reagito sviluppando innovazione e ricerca, che resta uno dei cavalli di battaglia di questo settore, importantissimo per il Made in Italy, andando a investire in processi sempre più sostenibili per quanto concerne la filiera di produzione e cercando di mettere in sicurezza le forniture dalle strozzature evidenti della catena logistica quindi un comparto estremamente resiliente. C’è uno sviluppo costante di tutto quello che è digitale, soprattutto e-commerce un canale che sia in pandemia e anche adesso sta continuando a crescere a doppia cifra.”
“Il settore è molto resiliente, abbiamo chiuso il 2021 quasi con i dati pre-pandemia, ovviamente abbiamo avuto un’influenza, nel 2020 abbiamo avuto una perdita di circa il 10% del valore del mercato che è stata quasi del tutto recuperata nel 2021. Le previsioni dicono che alla fine dell’anno ci sarà un’ulteriore crescita del 3% quindi ci rimetteremo in carreggiata. Le parole chiave saranno resilienza, digitale e sostenibilità. “
“Abbiamo un problema di reperibilità di materie prime che tocca tutta l’industria e anche quella cosmetica sicuramente ed è un problema a cui oggi le aziende stanno cercando di adeguarsi.”
A seguire Alessio Candi, Consulting e M&A Director di Pambianco, ha presentato la ricerca “La Beauty Industry e i nuovi modelli di business” in cui analizza l’andamento del settore a livello globale. Come anticipato da Cosmetica Italia per quanto concerne il mercato interno, anche a livello mondiale il settore beauty è cresciuto dell’8% attestandosi sui 218 miliardi di euro e recuperando solo parzialmente rispetto al 2019 (erano 220 nel 2019). Tutte le categorie merceologiche sono in crescita con lo skincare che vale il 42% del mercato. Un altro elemento fondamentale è dato dall’e-commerce che continua a crescere (+16% nel 2021) e vale 51 miliardi, pari al 23% del mercato. I principali trend in atto nel settore sono il continuo lancio di nuovi brand promossi da influencer e celebrities, la concentrazione con diverse operazioni di M&A realizzate in Italia e all'estero, l'omincanalità ed infine la sostenibilità, sempre più al centro della ricerca di ogni marchio.
La mattinata è quindi proseguita con una chiacchierata informale fra Barbara Lunghi, Head of Listing Sales Italy di Borsa Italiana e Pietro Oriani, Chief Financial Officer di Intercos Group, azienda quotata con ottimi risultati su Euronext Milano dallo scorso novembre.
Barbara Lunghi, Head of Listing Sales Italy di Borsa Italiana a Il Giornale d’Italia: “Ci fa molto piacere ospitare e collaborare con questa iniziativa dedicata ad un settore effervescente che sta esprimendo diversi leader e sta anche avendo delle discontinuità nei percorsi di crescita in questa fase post pandemica. Borsa Italiana è un ambiente, una vetrina naturale per le società ambiziose che desiderano raccogliere capitali per la crescita, dare visibilità alle proprie ambizioni, attrarre talenti, internazionalizzare, investire in innovazione, quindi molte società oggi presenti potranno ambire all’accesso del mercato pubblico dei capitali. Oggi abbiamo rappresentato e ospitato il caso di Intercos una società del settore con una leadership globale che si è quotata nel novembre 2021 raccogliendo circa 350 milioni di euro di capitale e che ha segnato la via per altre società che ne seguiranno l’esempio. Molte altre sono quotate o hanno all’interno del proprio bouquet di business line il settore della cosmetica, società che utilizzano il mercato dei capitali e il mercato principale, sia il mercato di crescita Euronext Milan che consente anche alle aziende di minore dimensione un accesso graduale in Borsa. Borsa Italiana oggi fa parte del gruppo Euronext una listing franchise, infrastruttura leader a livello europeo che ospita circa 2000 società quotate e Borsa Italiana è la porta di accesso domestico a questo grande pool di liquidità fatto di investitori domestici, internazionali, europei, americani, anglosassoni e asiatici.”
“Il settore del lifestyle nel suo complesso ha circa 45 società quotate con oltre 90 miliardi di euro di capitalizzazione e vediamo che anche le società che hanno all’interno un’anima beauty, cosmetica, pharma tendono ad aumentare il proprio interesse verso la quotazione in Borsa. CI auspichiamo davvero che questa popolazione diventi sempre più ampia e faccia la differenza nell’accompagnare le aziende di qualità nelle proprie ambizioni, con una crescita trasparente con una governance equilibrata in grado di attrarre investitori di mercato.”
David Pambianco ha quindi introdotto ed intervistato, per capire dalla viva voce degli imprenditori e dei manager i loro punti di vista.
Emmanuel Goulin, Direttore Generale Divisione L’Oréal Luxe Italia, ha analizzato il mercato del beauty attraverso il punto di vista privilegiato di una realtà articolata come L’Oréal, primo gruppo cosmetico al mondo. Il manager in particolare ha offerto uno spaccato sul segmento del lusso e sulle strategie necessarie a posizionare un beauty luxury brand sul mercato. L’approccio corretto richiede una visone multicanale specifica che si compone oggi di profumerie, grandi magazzini, boutiques ed e-commerce.
Emmanuel Goulin, Direttore Generale Divisione L’Oréal Luxe Italia a Il Giornale d’Italia: “Il mercato cosmetico selettivo in Italia è ragionevolmente ridotto rispetto ad altri mercati comparabili nel resto d'Europa, probabilmente perché è molto frammentato e non ancora completamente digitalizzato. Ma le prospettive per i prossimi anni sono grandi e sono convinto del fatto che questo mercato crescerà. È importante che facciamo la nostra parte come industria per far sì che l'esperienza d'acquisto nei punti vendita sia nuovamente in grado di incantare, facendo leva soprattutto sulla tecnologia, anche per rendere l'esperienza dei consumatori ancor più significativa ed emozionante. E naturalmente dobbiamo cogliere l'opportunità digitale, ci si aspetta che in Italia le vendite digitali crescano almeno del doppio nei prossimi anni.”
Carlo Bianchini, General Manager Pharma Division Bolton Group, ha presentato la realtà da 2,8 miliardi da lui guidata ed ha approfondito le case history dei due progetti di rilancio in atto per il brand Somatoline in Italia e per il brand Rogé Cavaillès in Francia.
Carlo Bianchini, General Manager Pharma Division Bolton Group a Il Giornale d’Italia: “2020- 2021 sono stati anni non semplici, noi come altri settori abbiamo performato un po’ meglio rispetto ad altre categorie, però per fortuna il 2022 si sta aprendo con tutti gli spiragli positivi, la gente sta tornando a vivere e questo ci dà grande fiducia per il futuro.”
“Il tema della sostenibilità è molto importante come nuovo modello di business, che va considerato per la generazioni presenti ma anche per la parte futura, per questo è molto interessante il convegno di oggi, sicuramente il tema dell’online, il tema della parte fisica, il bilanciamento tra online e fisico rimangono temi chiave per la nostra organizzazione.”
“Nei temi di innovazione, ricerca e sostenibilità siamo molto attivi, il gruppo è molto variegato dal punto di vista di business e questo aiuta tutte le categorie, il fatto di avere anche business alimentari importanti con brand molto forti ci ha portato un vantaggio competitivo e ad alzare sempre l’asticella. In più la scoperta dei trend guardando anche il livello internazionale aiuta molto, quindi brand intensificati e trend internazionali ci danno una luce positiva per il futuro.”
“Tra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di crescere, sappiamo che la situazione esterna in questo momento è convessa e vogliamo essere molto cauti per valutare passo passo ma l’obiettivo è quello di garantire un percorso virtuoso per il futuro.”
Luca Lomazzi, Country General Manager Shiseido Italy, ha spiegato come oggi l’azienda fra i suoi driver di crescita inserisca la capacità di essere contemporaneamente local e global e l’investimento in ricerca che, grazie ai loro 8 centri di sviluppo nel mondo, oggi li pone all’avanguardia sia nello spostamento verso l’uso di prodotti sempre più di origine naturale che in termini di performance. Lo skincare, settore che vedono destinato a crescere ulteriormente, si potrà avvalere di nuovi prodotti che andranno sotto il nome di “bioperformance”, dalle prestazioni molto vicine a quelle della chirurgia estetica.
Luca Lomazzi, Country General Manager Shiseido Italy a Il Giornale d’Italia: “Il mercato del beauty è chiaro che con il Covid ha avuto un momento di arresto decisamente molto importante. Per me che sono il capo in Italia di Shiseido e per noi le cose sono andate leggermente bene rispetto ad altri mercati, perché le persone a casa hanno badato maggiormente sulla cura della loro persona, del proprio aspetto e della propria pelle, da lì in poi il mercato è molto rimbalzato. La cosa sorprendente è che il mercato delle fragranze nel 2021 si è chiuso addirittura al di sopra del 2019 quindi è andato molto bene. Quest’anno dovremmo chiudere quel gap, soprattutto nel mercato dello skin care rispetto al 2019, le fragranze chiaramente molto oltre. Il mercato è ancora molto in sofferenza per la parte make up. In questi giorni si sta tante dibattendo anche a livello politico sull’utilizzo delle mascherine e sicuramente alcune decisioni che verranno prese, sul non utilizzo della macherina, aiuteranno e daranno molto impulso nuovamente al mercato del make up.”
“Bisogna essere molto concreti in questo momento di forte cambiamento, oltre al Covid è subentrato anche questo elemento di forte rottura come il conflitto ucraino-russo, bisogna lavorare sodo, essere concreti nei confronti dei nostri retailer, eseguire quello che si promette, bisogna avere coerenza. Chiaro che siamo in una situazione in cui le materie prime scarseggiano e quindi questo ci consentirà di sfruttare questa occasione per lavorare ancor più di qualità con i nostri retailer e nei confronti dei nostri consumatori finali.”
“Quest’anno Shiseido festeggia i 150 anni di storia, è nata nel 1872, il primo centro di ricerca è stato creato nel 1916, oggi abbiamo 8 centri di ricerca, 300 milioni id euro investiti in ricerca e sviluppo e più o meno 1500 persone che operano nel settore ricerca e sviluppo. L’azienda da sempre crede in questo, il primo presidente di Shiseido disse di far parlare i prodotti prima ancora della comunicazione, sono i nostri prodotti e le loro performance il nostro vero veicolo di comunicazione. Quindi investiamo tanto in ricerca e sviluppo ed è quello che si sta permettendo di vivere per 150 anni e mi auguro anche per i prossimi 150.”
“I nostri obiettivi sono andare avanti a crescere, fare bene ed essere molto fermi anche su quelli che sono i valori della nostra azienda che ci hanno consentito di vivere per 150 anni e ritengo che essere fermi su questi si può andare avanti ad operare bene in questo mercato che è meraviglioso anche per i prossimi 150 anni.”
Davide Tavaniello, Co-Founder e Co-CEO Hippocrates Holding ha dato voce all’evoluzione del canale distributivo delle farmacie, sempre più destinate ad aggregarsi e a fare sistema. Loro stanno procedendo con le acquisizioni ed hanno lanciato anche una private label con linee di integratori e igiene e dermocosmetica che vorrebbero arrivasse a pesare anche il 10/15% del loro fatturato.
Stefano Zanzi, Presidente HSA Cosmetics, infine, ha parlato della recente cessione dell’azienda a The Equity Club (Tec) e del loro conseguente ingresso con delle quote nella capogruppo. Il Gruppo, che sta valutando ulteriori acquisizioni, lascia autonomia ad ogni singola azienda ma ne accelera lo sviluppo. Loro, in particolare, stanno ampliando la loro offerta per il canale professionale affiancando al colore la dermocosmesi.
A chiudere la fase introduttiva della mattinata Walter Ricciotti, Managing Partner di Made in Italy Fund, che ha dichiarato: “Il mercato del Beauty è oggi uno dei più interessanti per i fondi di Private Equity. Come fondo intendiamo continuare a investire in questo settore, che ha dato prova in questi ultimi anni di buona resilienza e di una ineguagliabile capacità di innovarsi e reinventarsi, per intercettare i nuovi trend. Le aziende di questo segmento, grazie al supporto di un fondo come il nostro, possono accelerare il loro processo di crescita e sviluppo, digitalizzarsi e consolidarsi, diventando maggiormente competitive a livello globale, anche attraverso operazioni di M&A e Add-on.”
Il Summit ha avuto come ospite anche Giovanni D’Antonio, CEO e Co-Founder di Medspa, azienda nata da una expertise nel settore della chirurgia plastica e proprietaria del brand di skincare Miamo. Il Gruppo, che ha un giro d’affari di 25 milioni di euro oggi punta sull’estero per continuare a crescere. Corteggiati dai fondi d’investimento oggi puntano a crescere da soli, anche attraverso l’acquisizione di altri brand che si rivolgono al canale farmacie.
A seguire Carlo Bertolatti, General Manager Yves Rocher Italia, ha presentato la propria case history, di una realtà che cresce ininterrottamente da 10 anni e che oggi fa l’80% del suo fatturato attraverso la vendita diretta. L’intervento ha analizzato l’importanza di una vendita multicanale che fornisca ai clienti un’esperienza di marca sempre più coerente e gratificante. Altra leva di sviluppo importante è quella della sostenibilità che porterà il gruppo, già società Benefit dal 2021 a diventare nei prossimi anni B corp a livello internazionale.
Carlo Bertolatti, General Manager Yves Rocher Italia a Il Giornale d’Italia: “Yves Rocher Italia dal 2010 al 2020 ha fatto crescita a doppia cifra per dieci anni consecutivi, anche nell’anno del Covid siamo cresciuti del 12%, numeri impressionanti rispetto al resto del mercato. Il 2020 e il 2021 sono un po’ più complessi ma i numeri sono molto buoni.”
“Come evolverà il mondo nei prossimi anni è complesso dirlo, come tutti credo che si punterà nell’avanzamento della tecnologia sia interno che per il consumatore finale, l’esperienza digitale e-commerce è orai importantissima per il consumatore ma anche a livello interno, per i processi di automatizzazione. Altra cosa su cui puntare che è nel nostro DNA è la sostenibilità, tutti i player devono mettersi insieme per fare un mercato verso la sostenibilità, ne abbiamo proprio bisogno.”
“Dopo aver rinnovato tutto il parco prodotti negli ultimi anni stiamo lavorando molto su rinnovare le formule e farle sempre più clean a livello verde e tutto quello che è parte del packaging, noi abbiamo tutti flaconi riciclabili al 100% e anche sulla parte della sostenibilità. Stiamo lavorando a nuovi progetti per il 2023-2024 per la parte di attivi naturali con benefici efficaci.”
“Yves Rocher Italia per il futuro vuole continuare la strada che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni, crescere, ci teniamo tantissimo ad avere un brand con sempre più appeal per il consumatore finale e anche lavorare su due nostri canali, il retail e la vendita diretta che sono complementari ma prendono clienti diversi e quindi dare un’esperienza unica su questi due tipi di canale.”
Corrado Brondi, Founder e CEO Give Back Beauty ha riassunto le varie aree di business del Gruppo da lui guidato ed ha introdotto il tema, molto attuale, dei “talent driven brands”.
Stefano Fatelli, Amministratore Delegato Cantabria Labs Difa Cooper ha condiviso l’esperienza di un gruppo da oltre 300 milioni che ha il proprio punto di forza nell’essere proprietari degli ingredienti. Questo porta, per i tempi di sviluppo degli stessi, ad avere un approccio di lungo periodo che garantisce la massima affidabilità e qualità. Oggi l’azienda è presente nel nostro Paese con diversi brand che vanno dai solari allo skincare all’antiage. Alla luce del recente lancio del brand Elancyl, nel canale delle farmacie, si è infine ragionato sul cambiamento dei consumatori resi più conspevoli dell’importanza della salute dal periodo pandemico.
Un ulteriore approfondimento e spunto di riflessione è scaturito dall’intervista con Federica Montelli, Head of Fashion Rinascente. La manager ha evidenziato come la distribuzione abbia dovuto gestire il cambio di consumatore, in questi ultimi anni prevalentemente domestici. Una clientela locale ha richiesto maggiore rotazione di prodotto e un approccio esperienzale che li ha spinti a creare maggiori interazioni fra moda e beauty. Inoltre stanno implementando un nuovo format di Beauty bar, funzionale a presentare brand emergenti o progetti di nicchia ai loro consumatori. Oggi, dopo un periodo di vendite quasi esclusivamente dominato dalla skincare, sta tornando anche la richiesta per il make-up.
A chiudere gli interventi è stata infine l’intervista a Jean Madar, Chairman of the Board and CEO InterParfums, Inc. Forti del know how acquisito nel segmento della profumeria per ora non stanno valutando l’ampliamento ad altri segmenti. Vedono grandi spazi di crescita nel loro comparto sia con l’acquisizione di nuove licenze che con l’acquisizione di marchi.
articolo in aggiornamento
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