Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Chi sarà il successore di Giorgio Armani: in pole Leo Dell’Orco, storico collaboratore "che meglio incarna la visione” e i tre nipoti già nel Cda

"Per la successione un gruppo di persone scelte da me. Fino ad ora ho guidato l'azienda praticamente da solo e mi rendo conto che la mia assenza potrebbe creare un vuoto di potere, ma ho anche lavorato duramente negli ultimi anni per garantire una transizione senza intoppi"

04 Settembre 2025

Chi sarà il successore di Giorgio Armani: in pole Leo Dell’Orco, storico collaboratore "che meglio incarna la visione” e i tre nipoti già nel Cda

Giorgio Armani (imagoeconomica)

Chi sarà il successore di Giorgio Armani? Con la scomparsa del Re della moda, avvenuta il 4 settembre 2025, si chiude un capitolo fondamentale della moda italiana, ma il futuro dell'impero da lui costruito è tutt’altro che incerto. “Per la successione, ho scelto personalmente un gruppo di persone di fiducia”, aveva dichiarato Armani nel 2024. Con la consueta precisione e lungimiranza, Armani aveva pianificato ogni dettaglio della transizione, evitando quel vuoto di leadership che spesso accompagna la fine di un’era imprenditoriale. "Fino ad ora ho guidato il gruppo praticamente da solo e mi rendo conto che la mia assenza potrebbe creare un vuoto di potere - aveva aggiunto -, ma ho anche lavorato duramente negli ultimi anni per garantire una transizione senza intoppi".

Chi sarà il successore di Giorgio Armani: in pole Leo Dell’Orco e i tre nipoti

Il gruppo Giorgio Armani S.p.A., che conta oltre 500 negozi nel mondo e genera 2 miliardi di euro di fatturato annuo, rimarrà indipendente e fedele alla visione del fondatore. Il cuore della transizione è la Fondazione Giorgio Armani, istituita nel 2016 proprio per garantire continuità e protezione dei valori aziendali. La Fondazione, pur detenendo solo lo 0,1% del capitale, ha poteri decisionali cruciali: può nominare il presidente e l’amministratore delegato e ha diritto di veto su operazioni straordinarie come fusioni o quotazioni in Borsa.

Tra i nomi più accreditati per guidare l’azienda spicca quello di Leo Dell’Orco, storico collaboratore e responsabile del menswear. Armani lo ha sempre considerato il custode più autentico del suo stile, definendolo “la persona che meglio incarna la mia visione”. Dell’Orco potrebbe rappresentare la continuità creativa, ma anche la discrezione e il rigore che hanno sempre contraddistinto il brand.

Accanto a lui, un ruolo importante sarà ricoperto dai tre nipoti di Armani: Silvana Armani, Roberta Armani e Andrea Camerana. Già attivi nel consiglio di amministrazione, sono coinvolti in vari ambiti aziendali, dalla comunicazione alla gestione retail. La loro presenza garantisce un legame diretto con la famiglia, ma anche una prospettiva generazionale utile per affrontare le sfide future.

La successione di Giorgio Armani non sarà una rivoluzione, ma una trasmissione di valori. Il vero erede non sarà solo chi guiderà l’azienda, ma chi saprà custodire l’essenza di un marchio che ha ridefinito il concetto di eleganza nel mondo.

"L’indipendenza dai grandi gruppi potrebbe ancora essere un valore trainante per il Gruppo Armani in futuro, ma non mi sento di escludere nulla”, aveva dichiarato Armani a Bloomberg. “Anche la quotazione in Borsa è qualcosa che non abbiamo ancora discusso, ma è un’opzione che potrebbe essere presa in considerazione, auspicabilmente in un futuro lontano”.

Mi auguro - aveva aggiunto - che il gruppo continui a prosperare anche in mia assenza. La sfida più grande sarà rimanere al passo coi tempi ed evolversi mantenendo una visione inclusiva della moda, in cui l’individuo continui a giocare un ruolo centrale. La soluzione migliore sarebbe un gruppo di persone fidate vicine a me e scelte da me. Questa sarebbe anche l’opzione più strategica, data l’ampiezza delle attività in cui il gruppo è coinvolto. Ho iniziato da solo con una piccola azienda e l’ho trasformata, pezzo per pezzo, in un gruppo di rilevanza internazionale, grazie anche al prezioso contributo dei collaboratori che ho scelto lungo il cammino. Lo scenario adesso è molto diverso rispetto a quando ho iniziato, quindi immagino funzioni multiple coordinate per coloro che verranno dopo di me, molto più efficienti”.

Armani aveva spiegato così chi potrebbe guidare l’azienda in futuro: "La fondazione deciderà e governerà il futuro del Gruppo Armani perché le persone più vicine a me sono alla guida di essa. Il ruolo della fondazione è essenzialmente quello di garantire e custodire il mio lavoro e i valori a cui tengo di più e su cui ho fondato la mia azienda. La mia intenzione era quella di stabilire un quadro entro cui il mio gruppo potesse operare anche in mia assenza; i dettagli operativi saranno definiti quando necessario”.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x