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Cingolani (Leonardo): "Guerra alle porte d'Europa, velleitario pensare di non avere un sistema di difesa adeguato"

Roberto Cingolani, AD e direttore generale di Leonardo, per motivi di sicurezza interviene in videoconferenza al "Forum dell'economia del nuovo mondo, pensare il futuro: dall'Italia al Mediterraneo" in corso a Napoli presso il centro convegni dell'Università degli Studi Federico II

23 Ottobre 2025

Roberto Cingolani, AD di Leonardo, per motivi di sicurezza interviene in videoconferenza al "Forum dell'economia del nuovo mondo, pensare il futuro: dall'Italia al Mediterraneo" in corso a Napoli, presso il centro convegni dell'Università degli Studi Federico II che si affaccia sul Lungomare.

La guerra si fa quando non c'è alternativa"

"La guerra si fa quando non c'è altra alternativa e soprattutto in Paesi come l'Italia che, insomma, almeno nella storia recente, non hanno mai attaccato nessuno e in continenti grandi come l'Europa dove sono 80 anni che godiamo di pace, peraltro sotto un ombrello internazionale - quello della NATO - che ci ha fatto un po' considerare che qualcun altro si preoccupasse della sicurezza globale mentre noi eravamo impegnati a fare una politica molto importante di altro genere, a partire dalle infrastrutture", inizia così il proprio intervento l'AD di Leonardo.

"La pace ha un prezzo"

"Oggi ci siamo resi conto con una guerra che è alle porte, ad Est, che in realtà la pace ha un prezzo, che la pace si difende, si deve difendere, e  la pace ha un costo.

Ora io non mi voglio soffermare su chi ipocritamente ancora non ammette chi invade e chi è invaso. Voglio solamente dire che ci siamo accorti che c'è una guerra. Un milione di russi sono morti, credo centinaia di migliaia sono i morti ucraini, la guerra è alle porte a Sud est d'Europa e abbiamo cominciato a capire che possiamo essere invasi anche noi".

Guerra ibrida

"È una guerra non solo fatta di armi, è una guerra ibrida dove vengono attaccate un migliaio di volte in un anno le nostre infrastrutture bancarie, sanitarie, industriali.

Ricordo che la sicurezza non è solo sparare, difendersi, attaccare.

La sicurezza è la sicurezza alimentare, energetica, delle infrastrutture e anche la sicurezza militare.

Allora se si fa un'analisi di quello che una multinazionale della difesa fa oggi, non è più una difesa in senso convenzionale - l'arma - ma è la difesa in senso ampio, cioè la global security che contiene una serie di ingredienti che sono non quelli soliti: c'è dentro la cyber security, c'è il controllo e l'osservazione dello spazio, c'è dentro il supercalcolo, l'analisi dei dati, l'intelligenza artificiale. Tutta una serie di cose che in realtà in tempi di pace, che sono qui ancora fortunatamente parte preponderante della nostra vita, servono a garantire la sicurezza senza che necessariamente deve esserci una guerra".

Aspetteremo che chi protesta capisca

"Spiace vedere che proprio le università criticano i rapporti di collaborazione con Leonardo, però riteniamo sia un momento in cui c'è qualche difficoltà con alcune minoranze di studenti. Pazientemente aspetteremo.

Ma guardate che le tecnologie non sono né buone né cattive. Le tecnologie sono utili se usate da gente che ha il raziocinio per poterle usare. Dopodiché ci sarà sempre un Putin che invade un Paese libero e purtroppo questo è nella natura dell'homo sapiens e quindi è velleitario pensare di non avere un sistema di difesa adeguato ma ovviamente questo non vuol dire ci piace far la guerra".

(L'intervemnto completo nel nostro video)

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