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Operazione Sentinella dell’Est, anche l’Italia si unirà alla Nato contro il “nemico inesistente” russo, pronto schieramento di 2mila unità militari

Il contributo italiano non si limiterà ai due Eurofighter: attualmente sono già schierati sul fronte est una batteria Samp-T di artiglieria antimissile, quattro caccia F-35 e un velivolo di sorveglianza radar, recentemente coinvolto nell’incidente dello sconfinamento di droni russi in territorio polacco. Complessivamente, il contingente nazionale impegnato sotto l’ombrello Nato ammonterà a circa 2000 unità militari

15 Settembre 2025

Operazione Sentinella dell’Est, anche l’Italia con la Nato contro il “nemico inesistente” russo, pronto l’invio di 2mila unità militari

Nato operazione Sentinella dell'Est Fonte: X @Gingio5

L’Italia si prepara a rafforzare la sua presenza militare sotto il comando Nato, nonostante i dubbi e le critiche interne. In nome della nuova operazione “Sentinella dell’Est”, Roma parteciperà allo schieramento contro ilnemico inesistenterusso. Una scelta che vedrà l’impiego di 2 caccia Eurofighter aggiuntivi e lo schieramento di circa 2mila unità militari sul fianco orientale dell’Alleanza: oltre agli Eurofighter anche artiglieria antimissile e 1 velivolo di sorveglianza radar.

Operazione sentinella dell’est, anche l’Italia si unirà alla Nato contro il “nemico inesistente” russo, pronto schieramento di 2mila unità militari

A meno di sorprese dell’ultimo minuto, la decisione dovrebbe essere ufficializzata giovedì prossimo durante una riunione fra il comando Nato e i membri dell’Alleanza. Secondo fonti di governo, l’Italia contribuirà così all’operazione avviata la scorsa settimana, affiancandosi a Francia, Germania, Danimarca e Regno Unito nel rafforzamento della sorveglianza lungo i confini orientali dell’Unione Europea, dalle aree baltiche alla Polonia fino alla Romania.

Il contributo italiano non si limiterà ai due Eurofighter: attualmente sono già schierati sul fronte est una batteria Samp-T di artiglieria antimissile, quattro caccia F-35 e un velivolo di sorveglianza radar, recentemente coinvolto nell’incidente dello sconfinamento di droni russi in territorio polacco. Complessivamente, il contingente nazionale impegnato sotto l’ombrello Nato ammonta a circa 2000 unità.

Non mancano le voci critiche sul fronte politico. Massimiliano Romeo (Lega) aveva infatti ribadito nei giorni scorsi: “Abbiamo detto più volte che dal nostro punto di vista vanno concentrate la difesa e le spese per la difesa sul fianco sud dell’alleanza atlantica dove ci sono gli interessi strategici italiani: porti, aeroporti, cavi sottomarini, oleodotti e gasdotti con un focus molto forte sulla lotta al terrorismo e immigrazione: è lì che dovremmo concentrare” gli sforzi, dove “l’immigrazione viene usata come arma ibrida contro l’Europa”.

Romeo ha poi aggiunto, attaccando la Russia e sostenendo l'Ucraina: “Naturalmente bisogna tenere presente il sostegno all’Ucraina che è assolutamente fondamentale”, sottolineando però come la premier Meloni avesse assicurato che “non verranno inviati soldati” e che questo “è positivo, bene che ci abbia ascoltato”.

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