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Tel Aviv, riservista israeliano 31enne morto suicida nella sua abitazione nel giorno del matrimonio, 20esimo caso dall’inizio dell’anno

Sono già 20 i casi di suicidi all’interno dell’Idf dall’inizio dell’anno, 42 dall'inizio del genocidio a Gaza. Qualche giorno fa il governo Netanyahu ha richiamato 40mila riservisti per l’occupazione di Gaza City, ma in tanti hanno rifiutato

09 Settembre 2025

Tel Aviv, riservista israeliano 31enne morto suicida nella sua abitazione nel giorno del matrimonio, 20esimo caso dall’inizio dell’anno

Idf, fonte: imagoeconomica

Un riservista israeliano 31enne è morto suicida nella sua abitazione di Rehovot, a sud di Tel Aviv, nel giorno del suo matrimonio. I paramedici del Magen David Adom, la Croce rossa israeliana, che sono intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sono già 20 i casi di suicidi all’interno dell’Idf dall’inizio dell’anno, 42 dall'inizio del genocidio a Gaza. Qualche giorno fa il governo Netanyahu ha richiamato 40mila riservisti per l’occupazione di Gaza City, ma in tanti hanno rifiutato.

Tel Aviv, riservista israeliano 31enne morto suicida nella sua abitazione nel giorno del matrimonio

Un riservista israeliano di soli 31 anni si è tolto la vita, in quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita, quello del matrimonio. Il corpo del soldato è stato trovato nella sua abitazione a sud di Tel Aviv.

Secondo dati diffusi dal sito d’informazione israeliano Walla, oltre 1.135 soldati dell’Idf sono stati dimessi dal servizio a causa di disturbo da stress post-traumatico (PTSD) dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023, fino a luglio 2025. Un dato che evidenzia come casi come quello del 31enne possano essere a volte una diretta di conseguenza del loro coinvolgimento nel campo di battaglia.

Nel 2024 sono stati registrati 21 suicidi tra i militari, e quest'anno siamo già arrivati a 20. Un numero destinato a salire considerando che mancano più di 3 mesi e mezzo alla fine del 2025.

Pur di continuare a perpetrare il genocidio a Gaza, Netanyahu ha infatti richiamato 40mila riservisti, ma non tutti hanno risposto alla chiamata. In 367 hanno detto "no", riunendosi a Tel Aviv per annunciare il loro rifiuto di proseguire il servizio militare in quella che definiscono una "guerra illegale".

Gli altri casi 

Una settimana fa un soldato della Brigata Golani è stato trovato morto nel nord di Israele. Lo scorso mese di agosto le autorità hanno accertato il suicidio di un capitano di riserva di 28 anni, Yosef Chaim Ashraf, che aveva combattuto a Gaza. Un altro caso ha riguardato la morte del militare in addestramento originario della Norvegia Dan Phillipson.

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