Occupazione Gaza City, il rifiuto dei 367 riservisti dell'Idf: "Non combatteremo, guerra illegale che affama, uccide, mutila civili nella Striscia" - VIDEO

Centinaia di soldati israeliani si sono riuniti a Tel Aviv per annunciare il loro rifiuto di proseguire il servizio militare in quella che definiscono una “guerra illegale” condotta dal governo Netanyahu contro la Striscia di Gaza. 367 riservisti delle Idf hanno dichiarato che non risponderanno alla chiamata alle armi né si presenteranno presso i posti di guardia lungo i confini con l’enclave palestinese o con il Libano. 

Israele, richiamati 40mila riservisti Idf per l'occupazione di Gaza City, 367 si oppongono: "Rifiutiamo di prendere parte a questa guerra illegale"

"Ci rifiutiamo di prendere parte a questa guerra illegale. Resistiamo al tentativo di Netanyahu di sacrificare tutto per la propria sopravvivenza politica". Con queste parole del sergente Max Kresh si apre il renitenza firmato da centinaia di riservisti israeliani

L’esercito israeliano prevedeva un afflusso massiccio di nuovi riservisti, almeno 40.000 nella prima fase di mobilitazione, che secondo i piani del premier Benjamin Netanyahu dovrebbe portare a schierare fino a 60.000 soldati per l'occupazione totale di Gaza City, come previsto dal piano "Aurora" e dall'operazione "Carri di Gedeone 2". Tuttavia, secondo fonti della stampa israeliana, la risposta all’ultima convocazione dell’IDF è stata nettamente inferiore alle aspettative.

Israele, 'giornata di disordini' per liberazione ostaggi e fine guerra a Gaza, manifestanti incendiano cassonetti intorno residenza Netanyahu - VIDEO

I manifestanti hanno incendiato diversi cassonetti nei pressi della residenza del primo ministro Benyamin Netanyahu, a Gerusalemme, con l’intento di creare un vero e proprio “anello di fuoco” attorno all’edificio. Uno degli incendi è stato appiccato a soli 100 metri dalla residenza ufficiale del premier

I riservisti si rifiutano di combattere, definendo l'offensiva a Gaza una "guerra illegale", "un tentativo di Netanyahu di sacrificare tutto per la propria sopravvivenza politica" e "un grave errore per Israele". Secondo i riservisti delle Idf, "la continua guerra di aggressione di Netanyahu mette inutilmente in pericolo i nostri stessi ostaggi e ha gettato scompiglio nel tessuto sociale israeliano, mentre allo stesso tempo uccide, mutila e affama un'intera popolazione a Gaza".

"Gaza Riviera", il piano post-guerra di Trump: Striscia spopolata, centro per Amazon e Tesla e sotto controllo Usa per 10 anni - IL DOCUMENTO

Un documento di 38 pagine dell'amministrazione Trump delinea i contorni del piano "Gaza Riviera", che prenderebbe il via dopo il termine della guerra, o meglio, dopo la realizzazione del piano "Aurora" di deportazione dei palestinesi dalla Striscia