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Gaza, appello ex speaker della Knesset Avraham Burg agli ebrei: "Ribellatevi, denunciamo Israele alla CIG per crimini contro l'umanità"

"Questo non è un rifiuto del nostro popolo; è una difesa della sua anima" ha affermato Avraham Burg

11 Agosto 2025

Gaza, appello ex speaker della Knesset Avraham Burg agli ebrei: "Ribellatevi, denunciamo Israele alla CIG per crimini contro l'umanità"

Avraham "Avrum" Burg, ex speaker della Knesset israeliana, ha lanciato venerdì un appello globale rivolto a un milione di ebrei affinché si uniscano in un ricorso legale collettivo presso la Corte Internazionale di Giustizia, denunciando lo Stato di Israele di crimini contro l’umanità a Gaza.

"Abbiamo bisogno di un milione di ebrei, meno del dieci percento della popolazione ebraica globale, per presentare un appello comune alla Corte Internazionale di Giustizia all'Aia," ha scritto Burg in un post pubblicato sulla sua pagina Substack, dal titolo "Ebrei – Ribellatevi. Ora!". Si tratterebbe, ha spiegato, di "un ricorso legale collettivo contro lo Stato di Israele per crimini contro l'umanità commessi in nostro nome e sotto il falso vessillo della nostra identità ebraica."

Gaza, appello ex speaker della Knesset Avraham Burg agli ebrei: "Ribellatevi, denunciamo Israele alla CIG per crimini contro l'umanità"

Figura storica della sinistra israeliana, Burg ha invitato individui, comunità e organizzazioni ebraiche a sottoscrivere quella che ha definito un’iniziativa "storica", sia dal punto di vista morale che legale. "Non permetteremo allo Stato di Israele, che infligge sistematicamente violenza su una popolazione civile, di parlare a nostro nome. Non permetteremo che il giudaismo sia una copertura per crimini."

Settant’anni, ex leader del Partito Laburista e già a capo dell’Agenzia Ebraica e dell’Organizzazione Sionista Mondiale, Burg è stato presidente della Knesset tra il 1999 e il 2003. Oggi è una delle voci dissidenti più note del panorama israeliano, critico costante della deriva autoritaria del governo e della progressiva erosione delle norme democratiche e dei valori etici dell’ebraismo.

"Questo non è un rifiuto del nostro popolo; è una difesa della sua anima," ha scritto. "Non distruzione, ma riparazione... Ora, è richiesta una grande esaltazione morale da parte di tutti coloro che rifiutano di accettare la dittatura di potere e corruzione guidata da Cesare Netanyahu e dalla sua coalizione di fanatici apocalittici."

Israele è già sotto processo davanti alla Corte Internazionale dell’Aia, dopo che il Sudafrica, nel dicembre 2023, ha presentato un’accusa formale di genocidio per l’operazione militare in corso a Gaza. Nel gennaio 2024, la Corte ha stabilito che le accuse erano "plausibili" e ha imposto a Israele misure provvisorie vincolanti, tra cui il dovere di prevenire atti di genocidio, consentire l’ingresso di aiuti umanitari e contrastare l’incitamento pubblico. I giudici non hanno ordinato un cessate il fuoco, ma il procedimento è ancora aperto, con la risposta ufficiale di Israele attesa per gennaio 2026, dopo una proroga concessa all'inizio dell’anno.

L'appello di Burg si inserisce in un clima di crescente frattura nell'opinione pubblica ebraica riguardo alla guerra a Gaza e all’occupazione israeliana, come evidenziato da lettere pubbliche firmate da importanti esponenti e comunità ebraiche della diaspora, che chiedono una presa di distanza dal governo attuale. Anche alcune organizzazioni pro-Israele hanno espresso preoccupazione: il presidente di J Street, Jeremy Ben-Ami, ha recentemente dichiarato che "non discuterebbe" con chi definisse l’azione militare israeliana a Gaza un genocidio.

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