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Uk, Starmer si sveglia e si prepara a riconoscere lo Stato di Palestina, decisiva pressione del Parlamento con oltre 200 firme raccolte

Svolta storica per l’Uk: fu proprio la Gran Bretagna, attraverso la dichiarazione Balfour, a sostenere l'idea di un focolare nazionale ebraico nella Palestina Mandataria, che portò poi alla creazione dello Stato di Israele nel 1948, dopo il ritiro delle truppe britanniche

29 Luglio 2025

Uk, Starmer si sveglia e si prepara a riconoscere lo Stato di Palestina, decisiva pressione del Parlamento con oltre 200 firme raccolte

Starmer Fonte: Imagoeconomica

Sotto la spinta crescente del Parlamento, il premier britannico Keir Starmer si sveglia e si appresta ad annunciare entro la settimana il piano per il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. A rivelarlo è il Daily Telegraph, secondo cui la mossa sarà subordinata a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e, possibilmente, alla liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas. Starmer è stato costretto ad accelerare i tempi da una fronda interna, con oltre 200 parlamentari che hanno sottoscritto un appello trasversale. Sarebbe una svolta storica e un cambio di passo decisivo per la Gran Bretagna. Infatti, fu proprio il Regno Unito, attraverso la dichiarazione Balfour, a sostenere l'idea di un focolare nazionale ebraico nella Palestina Mandataria, che portò poi alla creazione dello Stato di Israele nel 1948, dopo il ritiro delle truppe britanniche.

Starmer si sveglia e si prepara a riconoscere lo Stato di Palestina, decisiva pressione del Parlamento Uk con oltre 200 firme raccolte

Il leader laburista ha convocato per oggi pomeriggio una riunione di emergenza del governo per discutere del genocidio nella Striscia e valutare una possibile tabella di marcia per il riconoscimento di uno Stato palestinese. L’incontro è fissato alle 14:00 ora locale (le 15:00 in Italia). Un portavoce ha spiegato che Starmer è concentrato "su un percorso di pace che garantisca un sollievo immediato per coloro che sono sul campo e un percorso sostenibile verso una soluzione a due Stati".

Secondo il Daily Telegraph, l’annuncio potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, anche se non è ancora chiaro se sarà pronunciato in un discorso ufficiale o durante una conferenza stampa. Londra sembra quindi pronta a seguire l’esempio di Parigi, con Emmanuel Macron che ha già aperto alla possibilità di un riconoscimento.

"Siamo chiari sul fatto che il riconoscimento dello Stato palestinese è una questione di quando, non di se", ha spiegato la stessa fonte di Downing Street, precisando tuttavia che questo passo dovrà essere "parte di un piano più ampio che garantisca una sicurezza duratura sia per i palestinesi sia per i cittadini di Israele".

Un primo segnale concreto è arrivato nelle scorse ore dal ministro per il Commercio e l'Industria Jonathan Reynolds. Intervistato, ha confermato l’intenzione del governo di riconoscere la Palestina entro la fine della legislatura, cioè prima delle elezioni generali previste nel 2029. "In questa legislatura, sì. Voglio dire, se porta alla svolta di cui abbiamo bisogno", ha detto il ministro, avvertendo però: "Ma non dimentichiamo che possiamo farlo solo una volta. Se lo facciamo in modo simbolico, senza produrre la fine di questo conflitto, quale sarebbe il passo successivo?".

Sulla situazione di Gaza, Reynolds ha aggiunto: "Il punto sugli aiuti aerei è che non possiamo aspettare — dobbiamo fare qualcosa", sottolineando come "tutti possiamo vedere la mancanza di umanità che si sta manifestando".

A rafforzare la pressione interna su Starmer, è stato anche l’intervento del Comitato per gli Affari Esteri del Parlamento, che ha chiesto al governo di agire "con coraggio e determinazione" per il riconoscimento dello Stato palestinese, in coordinamento con gli alleati. La presidente del comitato, Emily Thornberry, ha denunciato "una grande frustrazione tra molti cittadini britannici per il fatto che il governo abbia agito costantemente troppo poco e troppo tardi".

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