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Usa, virologo Steven Hatfill torna nell’amministrazione Trump, nel primo mandato del tycoon propose idrossiclorochina come cura dal Covid

La sua posizione, condivisa con l’allora consigliere commerciale Peter Navarro, venne ampiamente criticata dalla comunità scientifica

06 Maggio 2025

Steven Hatfill

Fonte: X @P4PI

Ritorna alla Casa Bianca Steven J. Hatfill, virologo già al centro delle cronache durante la prima amministrazione Trump. Hatfill, noto soprattutto per aver promosso l’uso dell’idrossiclorochina contro il Covid-19 nonostante l’assenza di prove scientifiche, è stato nominato consigliere speciale all’interno dell’agenzia federale incaricata di gestire le emergenze sanitarie e le minacce biologiche.

Steven Hatfill nominato da Trump consigliere speciale per gestire emergenze sanitare e biologiche

Steven J. Hatfill, virologo e patologo già consigliere della Casa Bianca durante il primo mandato di Donald Trump, è rientrato nell'amministrazione del tycoon in un ruolo di alto livello. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Hatfill è alla sua seconda settimana di lavoro come consigliere speciale presso l’ufficio del direttore dell’agenzia federale responsabile della preparazione degli Stati Uniti a disastri sanitari, pandemie e minacce biologiche.

La nomina ha destato scalpore, riaccendendo i riflettori sul controverso passato dello scienziato. Durante la prima amministrazione Trump, Hatfill fu tra i principali sostenitori dell’uso dell’idrossiclorochina come trattamento per il Covid-19. La sua posizione, condivisa con l’allora consigliere commerciale Peter Navarro, venne ampiamente criticata dalla comunità scientifica per la mancanza di prove concrete sull'efficacia del farmaco contro il virus. Nonostante l’assenza di studi clinici validati, Hatfill difese pubblicamente l’utilizzo della molecola, contribuendo a un acceso dibattito che divise anche l’opinione pubblica.

Ma i punti controversi del suo curriculum non si fermano qui. Ex ricercatore del settore biodifesa per l'esercito statunitense, Hatfill fu indagato a lungo dal Dipartimento di Giustizia come sospettato nell'inchiesta sulle lettere all’antrace inviate nel 2001, che causarono la morte di 4 persone. Solo nel 2008 venne formalmente scagionato, ottenendo dallo Stato un risarcimento di 4,6 milioni di dollari per chiudere la causa.

Nonostante il passato turbolento, Hatfill torna oggi al centro delle politiche sanitarie americane in un ruolo chiave, con il compito di preparare il Paese ad affrontare nuove emergenze.

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