21 Marzo 2025
Fonte: LaPresse
Un giudice spagnolo ha dato ragione a Pedro García, docente 47enne (nel 2021), obbligato dalla scuola a sottoporci al vaccino Covid con AstraZeneca in quanto "lavoratore essenziale". Il professore, a seguito della somministrazione, aveva sviluppato una trombosi. La sentenza del tribunale di Barcellona gli ha riconosciuto il diritto ad essere risarcito per infortunio sul lavoro.
È successo in Spagna, dove il tribunale di Barcellona ha riconosciuto che gli effetti secondari derivanti dal vaccino Covid sono da considerarsi come infortunio sul lavoro e non come una malattia comune. Il tribunale si è espresso con una sentenza sul caso di Pedro García, docente di scuola secondaria, 47enne all'epoca dei fatti, "sollecitato" alla vaccinazione con un email del Dipartimento dell'Istruzione che però non informava delle possibili conseguenze derivanti dalla somministrazione. Il professore ha inoltre specificato di non aver potuto scegliere quale tipo di vaccino farsi inoculare, ed ha ricevuto AstraZeneca.
Pedro García si era vaccinato il 24 febbraio 2021 e il 17 marzo successivo era stato ricoverato al pronto soccorso dell'Hospital del Mar di Barcellona per "tromboembolia polmonare bilaterale ad alto carico, emorragia alveolare, trombosi porto-splenica e piastrinopenia". Aggravandosi le sue condizioni di salute, era rimasto in congedo per malattia fino al 14 luglio 2022. García, difeso dall'avvocato Francesc Feliu -che gestisce diversi casi simili a questo- aveva quindi chiesto il risarcimento, ma la pubblica amministrazione l'aveva respinto in quanto "la vaccinazione non era stata imposta per legge", il giudice, però, ha ritenuto che l'atto rientrava tra quelli considerati "di salvataggio" e meritevole di copertura assicurativa.
Con la sentenza di Barcellona sono stati riconosciuti come infortuni sul lavoro anche quelli verificatisi "in occasione o in conseguenza di mansioni che, pur essendo diverse da quelle del proprio gruppo professionale, vengono svolte dal lavoratore in ottemperanza agli ordini del datore di lavoro o spontaneamente nell'interesse del buon funzionamento dell'azienda". La sentenza del Tribunale di Barcellona costituisce un precedente giudiziario importante nel paese e se confermata dalla Corte Suprema potrebbe avere delle conseguenze importanti.
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