Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Russia esclusa da memoriale di Auschwitz, vicepresidente serbo Vulin: “Presenti Paesi che hanno organizzato Olocausto, ma non chi ha sconfitto nazisti”

La Russia, che ha liberato il campo di concentramento di Auschwitz, non è stata invitata alle celebrazioni per gli 80 anni dalla liberazione

28 Gennaio 2025

Russia esclusa da memoriale di Auschwitz, vicepresidente serbo Vulin: “Presenti Paesi che hanno organizzato Olocausto, ma non chi ha sconfitto nazisti”

Lunedì si sono tenute le celebrazioni per l’80esimo anniversario dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, alla presenza di numerosi capi di stato e di governo. Non sono stati invitati dei rappresentanti russi in contrasto con la decisione di Putin di invader l’Ucraina nel 2022. 

La decisione di escludere la Russia è stata accolta con indignazione dal presidente Putin: “Ricorderemo sempre che è stato il soldato sovietico a sconfiggere questo terribile male totale e a conquistare una vittoria, la cui grandezza resterà per sempre nella storia mondiale,” ha infatti dichiarato in un messaggio ai partecipanti.

La Russia esclusa dalle celebrazioni della liberazione di Auschwitz

Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa liberavano il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau mettendo fine al genocidio di ebrei ed altre minoranze etniche e religiose ad opera del regime di Hadolf Hitler durante la Seconda Guerra Monndiale.

All’evento organizzato in una tenda allestita all’ingresso del campo costruito a partire dal settembre del 1941 erano erano presenti sia il cancelliere tedesco Olaf Scholz che il presidente Frank-Walter Steinmeier, ma anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente francese Emmanuel Macron, e re Carlo III del Regno Unito.

A commentare l’assenza di rappresentanti russi ha pensato anche il vice primo ministro serbo Aleksandar Vulin, per cui l’esclusione dei rappresentanti della Federazione Russa dalla cerimonia rappresenta la volontà di ricreare un “nuovo male”.

“Presenti Paesi che hanno organizzato Olocausto, ma non chi ha sconfitto nazisti”

“Quel giorno del 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono Auschwitz. I crimini impensabili del popolo e dello stato tedesco sono stati ‘ricompensati’ con l’unificazione della Germania. Ottant’anni dopo, la liberazione di Auschwitz viene celebrata con la partecipazione di Paesi che hanno organizzato l’Olocausto ad Auschwitz, come la Germania e i suoi alleati, o di Paesi che fornivano guardie, come la Polonia o la Croazia, ma senza rappresentanti della Russia, il Paese che ha sconfitto il Terzo Reich e liberato Auschwitz. Ogni nuovo male inizia dimenticando il vecchio male,” ha dichiarato Vulin tramite il suo ufficio stampa all’agenzia stampa russa Tass.

Le forze tedesche naziste uccisero circa 1,1 milioni di persone ad Auschwitz, nella Polonia meridionale, sotto occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale. La maggior parte delle vittime erano ebrei sterminati su scala industriale nelle camere a gas, In totale, il regime nazista sterminò 6 milioni di ebrei in tutta Europa, eliminando due terzi della popolazione ebraica europea e un terzo di quella mondiale. Nel 2005, le Nazioni Unite hanno istituito il 27 gennaio come Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto.

In passato, i rappresentanti russi sono stati ospiti d’onore nelle commemorazioni, in riconoscimento della liberazione del campo da parte dell’Armata Rossa il 27 gennaio 1945. Non sono stati invitati dal 2022, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.

 

 

 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x