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"Malattia misteriosa" in Congo, riparte l'allarmismo ma è "solo un'influenza circoscritta a Kwango in Africa", Vaia: "Niente paura"

I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni, il ministero della salute: "Alzare il livello di attenzione presso tutti i punti d'ingresso"

06 Dicembre 2024

"Malattia misteriosa" in Congo, riparte l'allarmismo ma è "solo un'influenza circoscritta a Kwango in Africa", Vaia: "Niente paura"

Spunta una nuova "malattia misteriosa" in Congo, i cui sintomi includono: febbre, mal di testa, naso che cola, tosse, mancanza di respiro e anemia. Dal 24 ottobre, ha colpito circa 400 persone nella provincia di Kwango, nel sud del Paese africano. Più nello specifico, è stato colpito il distretto sanitario di Panzi, un'area rurale remota, situata a 700 km dalla capitale Kinshasa, in cui disponibilità di medicinali e l'assistenza sanitaria sono scarse. Al momento sarebbero 143 i morti, deceduti nell'arco di un mese e mezzo, soprattutto a causa della carenza di macchinari necessari per poter assistere le persone in crisi respiratoria e per le problematiche relative agli interventi di trasfusione di sangue, come sottolineato dal ministero della Salute del Congo.

"Panzi - riferisce il dottor Jean Kayesa, direttore dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie - era già una zona fragile, con il 40% dei suoi residenti che soffriva di malnutrizione. Era stata colpita anche da un'epidemia di febbre tifoide due anni fa, e attualmente c'è una recrudescenza dell'influenza stagionale in tutto il paese, dobbiamo tener conto di tutto questo contesto". Anche il Presidente del quadro di consultazione della società civile della provincia di Kwango, Lucien Lufutu, ha riferito che "c'è una mancanza di medicinali e di forniture mediche, poiché la malattia non è ancora note, la maggior parte della popolazione è curata da medici tradizionali".

"Gli esperti epidemiologici hanno impiegato due giorni per arrivare lì - ha spiegato il capo dell'Istituto Nazionale per la Salute Pubblica, Dieudonne Mwamba - A causa della mancanza di capacità di test, i campioni hanno dovuto essere portati a Kikwit, a più di 500 chilometri di distanza". Secondo quanto riportato dal ministro della Salute congolese Roger Kamba, circa una trentina di pazienti sarebbero deceduti in in ospedale, mente le restanti nelle loro abitazioni. La maggior parte dei morti sarebbero "neonati al di sotto di 5 anni e i bambini di età superiore ai 15 anni", ha spiegato il ministro Kamba, esprimendo anche "sincere condoglianze alle famiglie colpite".

Il professor Rezza, epidemiologo della Sapienza di Roma, ha spiegato che "ci sarebbe una componente anemica, però l'anemia in Africa è abbastanza frequente. Anche perché c'è a causa della malaria, della malnutrizione". Il professore sostiene inoltre che vi possa essere una sovrastima della letalità "per il fatto che magari casi meno gravi non sono stati identificati. Questo è da capire. A volte su una popolazione malnutrita, affetta da malattie come la malaria, con scarso accesso ai servizi sanitari e servizi sanitari di bassa qualità, si possono verificare questi episodi. Magari non rappresentano un pericolo per il resto del mondo. Anche le febbri emorragiche stesse, in fondo, non hanno rappresentato e non rappresentano un problema globale, ma un problema molto confinato in Africa, per quanto grave".

Nel frattempo il ministero della Salute italia ha raccomandato di "alzare il livello di attenzione presso tutti i punti d'ingresso, in particolar modo per i voli diretti provenienti dal Paese". L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta inviando esperti per supportare le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo nell'effettuare ulteriori indagini per determinare la causa della "malattia misteriosa".

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, chiede tramite un post su Facebook che non vengano creati "allarmismi ingiustificati". Scrive: "Nessun allarme! Sono cinque anni che teniamo la barra dritta e che cerchiamo disperatamente di tenere l'equilibrio necessario. Attenzione, mai sottovalutare ma mai allarme. Soprattutto quando ingiustificato o per lo mano prematuro" e aggiunge "aeroporti e porti sicuri. Continueremo in questa direzione mai ai cittadini ripetiamo, anche perché non ci sono voli diretti con il Congo: nessun allarme!"

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