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Michael Leunig licenziato per il paragone tra la resistenza al vaccino Covid obbligatorio e quella in Cina del 1989, il carrarmato con la siringa come quello di piazza Tienanmen

Il fumettista satirico è stato rimosso dalla sua posizione di prestigio sulle pagine del quotidiano The Age dopo la creazione della vignetta, suscitando un dibattito acceso tra sostenitori della libertà di espressione e critici delle sue rappresentazioni

24 Ottobre 2021

Michael Leunig licenziato resistenza vaccino Covid obbligatorio Cina  1989 carrarmato siringa piazza Tienanmen tank man

Fonte: X, @leunigcartoons

Il fumettista Michael Leunig è stato licenziato dal quotidiano The Age, con sede a Melbourne, per un'immagine che paragona la resistenza al vaccino Covid obbligatorio alla lotta per la democrazia in Cina nel 1989: nella vignetta viene raffigurato un uomo immobile davanti ad un carro armato come nell’iconica foto 'tank man' delle proteste di Piazza Tienanmen, ma stavolta al posto del cannone c'è una siringa carica di siero. L'immagine è stata pubblicata alla fine di settembre sul suo profilo Instagram dallo stesso vignettista e non è mai stata stampata su The Age. Lunedì scorso, le speculazioni sul lavoro di Leunig al giornale (con cui collabora dal '69) sono iniziate a seguito di una sua dichiarazione di 39 parole sulla pagina delle lettere del quotidiano australiano: in una risposta ai lettori aveva dichiarato che il giornale di Melbourne stava "provando nuovi vignettisti".

Le divergenze di opinione con l’editrice Gay Alcorn

Leunig ha confermato al colonnista dell'Australian, Nick Tabakoff, di essere stato rimosso dalla sua posizione di prestigio sulla pagina editoriale del lunedì del The Age, non molto tempo dopo che la sua vignetta di Piazza Tienanmen è emersa e ha suscitato l'indignazione dei fan di Daniel Andrews, primo ministro dello stato di Victoria e fautore delle politiche di attuazione dell’obbligo vaccinale nello stesso stato. Il fumettista ha riferito all'Australian che la direttrice dell'Age, Gay Alcorn, lo ha chiamato subito dopo aver bloccato la pubblicazione della vignetta e averne chiesto la rimozione, allo scopo di "riferirgli la notizia con gentilezza" e cioè che non era più desiderato. Sempre secondo quanto riferito da Leunig all’Australian, la Alcorn gli avrebbe detto che secondo lei sarebbe "fuori contatto con i lettori". "Gay ritiene che questo tipo di vignetta non sia in linea con il sentimento pubblico e con i lettori dell'Age, che sembrano essere in gran parte a favore della narrazione di Andrews sul Covid", si è difeso il disegnatore prima di proseguire, "Ma il mio lavoro è sfidare lo status quo, questo è sempre stato il lavoro del fumettista". In difesa alla sua vignetta, Leunig ha detto che l'immagine di Piazza Tienanmen è spesso usata nelle vignette di tutto il mondo come una "metafora alla Charlie Chaplin per una forza travolgente che incontra l'individuo innocente e impotente" e che ha ritenuto giusto esprimersi per mezzo di essa. Da parte sua la Alcorn ha risposto dicendo al The Australian che Leunig è "piuttosto brillante" e che ha "il diritto di essere arrabbiato" per essere stato licenziato dalla sua posizione, ma ha rifiutato di commentare ulteriormente.

I fan del fumettista Leunig divisi nel commentare la vignetta

La vignetta con richiamo al 'tank man' ha diviso i fan sulla sua pagina Instagram, con alcuni commentatori che l'hanno applaudita come 'brillante' e 'perfetta', mentre altri l'hanno descritta come "piuttosto di cattivo gusto" e un "paragone disgustoso". Un fan ha messo in dubbio il messaggio che l'opera avrebbe trasmesso: "Di solito adoro il tuo lavoro e ammiro il modo in cui metti in discussione le norme sociali e le ipotesi. Questo pezzo, tuttavia, sembra piuttosto sconsiderato in questo periodo critico. Per favore, pensa attentamente a come potresti influenzare gli altri e al tuo impatto sociale come artista. È importante", ha scritto. Tuttavia, altri hanno sostenuto Leunig: "Bravo Leunig... uno dei tuoi migliori" ha scritto un utente, "Dio ti benedica Leunig. Abbiamo bisogno di più artisti coraggiosi come te", gli fa eco un altro. Inoltre, non è la prima volta che i disegni di Leunig suscitano polemiche per la sua posizione sulla vaccinazione obbligatoria: Nel 2015, il fumettista di Melbourne ha scatenato l'indignazione con una vignetta che paragonava il governo dello stato di Victoria ai fascisti, in seguito ad una proposta di vietare ai bambini non vaccinati di entrare negli asili nido.

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