09 Agosto 2024
Il Presidente Nicolas Maduro ha vietato per 10 giorni i social X sostenendo che “ha incitato all'odio, al fascismo, alla guerra civile, alla morte e allo scontro tra i venezuelani”. Intanto non si hanno più notizie del noto oppositore Amèrico De Grazia, il deputato di origini italiane sarebbe sparito da più di 24 ore. Inoltre è salito a 1.229 il numero di persone arrestate dalle forze di sicurezza di Caracas a margine delle proteste per la rielezione del presidente Nicolas Maduro. La corte penale dell’Aia denuncia più di 646 violazioni commesse in Venezuela dalle forze di sicurezza governative
In seguito alle proteste per le elezioni presidenziali, Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha ordinato il blocco della piattaforma di social media X per 10 giorni. “Ha incitato all'odio, al fascismo, alla guerra civile, alla morte e allo scontro tra i venezuelani, ha violato tutte le leggi del Venezuela", ha detto Maduro in un discorso, spiegando che l'autorità per le telecomunicazioni Conatel bloccherà X per 10 giorni. Nel suo discorso ha poi attaccato il proprietario Elon Musk: “Vai via, Elon Musk!”, ha gridato.
Non è nuova la decisione del presidente Maduro di vietare i social. Lunedì scorso, aveva consigliato ai suoi sostenitori di non usare più Whatsapp, in quanto riteneva che venisse usato per "l'imperialismo tecnologico". Domenica, ha anche chiesto raccomandazioni agli esperti sulla regolamentazione di altre piattaforme, tra cui Instagram e TikTok. Secondo il leader venezuelano, queste piattaforme sono state utilizzate per fomentare l'odio durante le recenti proteste contro il suo governo.
Da più di un giorno, non si hanno più notizie di Américo De Grazia, ex deputato per il partito Guyana Libre e simbolo dell'opposizione al governo di Nicolás Maduro. "Non abbiamo più notizie di lui, non sappiamo dove si trovi, non sappiamo se sia vivo o morto. Vogliamo una risposta dalle autorità competenti" ha denunciato la figlia María Andreína in un video sul profilo Instagram del padre. Secondo la figlia dal 28 luglio, giorno delle elezioni presidenziali, il politico era seguito dalla polizia. "Mio padre era da solo quando è sparito, non aveva nessuna guardia del corpo" ha raccontato María Andreína De Grazia aggiungendo che anche dell'auto su cui viaggiava non si è più trovata traccia. "In genere mio padre si manteneva sempre in stretto contatto con noi quando si spostava. Per la prima volta nella sua vita di perseguitato politico non abbiamo nessuna sua notizia".
Inoltre è salito a 1.229 il numero di persone arrestate dalle forze di sicurezza di Caracas a margine delle proteste per la rielezione del presidente Nicolas Maduro. Secondo il bilancio aggiornato dell'Ong Foro Penal, almeno 105 detenuti sono minorenni, 157 sono donne, 16 portatori di handicap e 5 indigeni. Sono 646 le violazioni commesse in Venezuela dalle forze di sicurezza governative che sono state denunciate dall'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia. Tra gli episodi documentati ci sono casi di persecuzioni politiche, sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie, omicidi, torture, trattamenti crudeli e degradanti commessi contro cittadini e leader politici dell'opposizione nel contesto delle proteste esplose nel Paese dopo la contestata rielezione del presidente Maduro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia