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Vertice Nato, 40 mld di € di “aiuti” a Kiev e F-16, Meloni: “Ok designazione di un inviato speciale per il Sud”

Aumentano le spese militari della Nato per l'Ucraina, l'Italia contribuisce, Kiev verso l'adesione all'Alleanza

11 Luglio 2024

Vertice Nato, ultimo giorno del summit per celebrare i 75 anni dell’Alleanza a Washington, che si conclude con l’accordo di maggiori fondi stanziati per Kiev e con il probabile avvio di un percorso di adesione alla Nato da parte dell’Ucraina. Anche l’Italia contribuisce e richiede un inviato speciale per il Sud. 

Vertice Nato: 40 mld di € di aiuti e F-16 olandesi a Kiev, Ucraina verso l'adesione all'Alleanza

Secondo quanto dichiarato, la Nato si è accordata per fornire all’Ucraina un finanziamento minimo di 40 miliardi di "aiuti" in più da stanziare entro il prossimo anno “affinché l’Ucraina possa prevalere”, si legge nel documento del summit. Già nei giorni scorsi era stata dichiarata l’intenzione di rafforzare l’impegno militare verso l’Ucraina, con sistemi di difesa aerea strategica Patriot e un sistema Samp/T donato dall'Italia. Oltre a questi, i Paesi Bassi forniranno all'Ucraina munizioni aggiuntive per i caccia F-16 per un valore complessivo di 300 milioni di euro. Il primo lotto di F-16 è già stato trasferito in Ucraina dalla Danimarca e dai Paesi Bassi.

Da quanto emerso dal summit, sembra che il futuro dell’Ucraina sia all’interno dell’Alleanza. Nella dichiarazione finale si afferma che il percorso del Paese verso l’ingresso nella Nato è “irreversibile”. Tuttavia, non è stata fornita una data. Si legge nel documento: "Il futuro dell'Ucraina è nella Nato”. Si precisa che la Nato "sarà in grado di estendere un invito a Kiev ad aderire all'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". 

La posizione dell’Italia: aumento delle spese militari e la richiesta di un italiano come inviato speciale per il Sud

A Washington, l’Italia dichiara di impegnarsi ad aumentare le spese militari, obiettivo il 2% di Pil. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Abbiamo compiuto progressi significativi per rendere più equilibrata la condivisione degli oneri nell'Alleanza, e l'Italia è oggi in grado di annunciare che la traiettoria della spesa per la difesa nel 2024 è in aumento. Il 2% è tra i nostri obiettivi, ma non è l'unico. Dobbiamo anche lavorare a un'industria della difesa innovativa e competitiva, che tragga vantaggio dalla complementarità tra Nato e Ue". 

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e la premier hanno inoltre fatto richiesta che il nuovo inviato speciale della Nato per il fianco Sud sia un italiano. Dice la Meloni: “È stata una battaglia italiana e noi riteniamo giusto che per quel ruolo sia scelto un italiano”. E prosegue: “Non possiamo essere lasciati soli nella difesa del fronte sud dell'Alleanza. È ugualmente fondamentale nel contesto della minaccia ibrida e globale che affrontiamo”.

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