05 Marzo 2024
Fonte foto: Twitter
Benny Gantz, leader del Partito di Unità Nazionale ed ex capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, é volato negli Usa malgrado i moniti del suo primo ministro Benjamin Netanyahu, che in precedenza aveva fatto di tutto pur di non farlo partire verso gli Stati Uniti. Consapevole, forse, che il peso politico dell’ex ministro della difesa potrebbe convincere gli alleati americani a supportarlo nelle prossime elezioni.
In giornata Gantz ha incontrato a Washington il vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, il segretario di Stato Anthony Blinken e il segretario alla Difesa Lloyd Austin. Sul tavolo delle discussioni ovviamente la guerra in atto a Gaza e il futuro della Striscia. Un futuro che per il leader politico deve essere “amministrato internazionalmente" e "in cooperazione con i paesi della regione”. Normalizzazione, dunque, é la parola chiave e ciò non entusiasma affatto Netanyahu che, tra le altre cose, aveva intimato l’ambasciata israeliana a Washington a non incontrarlo. Insomma, i dissidi tra i due componenti del gabinetto di guerra sono chiari ed evidenti.
É un fatto che per il momento la visione di Gantz sul futuro della Striscia di Gaza é in netto contrasto con quanto paventato più volte e in modi talvolta poco ortodossi dai ministri di estrema destra del governo, come ad esempio Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir: se questi ultimi chiedono la rioccupazione di Gaza e la creazione di nuovi insediamenti ebraici, Gantz é invece propenso a dare maggiore potere all'Autorità Nazionale Palestinese (ANP). In pratica la sua visione é la medesima del segretario di Stato Blinken e di tutta l'amministrazione Biden.
Intanto il nome del generale in pensione piace molto ai cittadini israeliani, forse per la sua moderazione rispetto al più radicale Netanyahu: nelle ultime settimane il sostegno pubblico nei suoi confronti sta salendo in maniera evidente, al contrario di quello di Netanyahu che invece crolla a vista d'occhio. Lo scorso 7 ottobre accettò di far parte del gabinetto di guerra formando di fatto con 'Bibi' un governo di unità nazionale. Ma quella scelta fu dettata soltanto dalle vicissitudini, non fu presa di certo con gioia viste le loro opinioni politiche in tema di politica estera.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia