Lunedì, 27 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Usa, Trump è meglio di Biden ma non è la soluzione: rappresenta il capitale ed ha eliminato il generale Soleimani

Ecco perché sbaglia chi crede che Trump sia la soluzione

05 Febbraio 2024

Trump, la Camera pubblica la sua dichiarazione dei redditi. L'ira dell'ex presidente Usa

Donald Trump, Fonte: Imagoeconomica

Molti, anche nella sempre più ristretta cerchia di quelli che ancora usino criticamente la propria testa, ritengono che Donald Trump possa essere il salvatore, il redentore, la soluzione ai mali del nostro tempo. Come subito chiarirò, si tratta però di una prospettiva claudicante e purtroppo priva di riscontri nella realtà fattuale. Che Trump sia preferibile a Biden o alla Clinton è fuor di discussione: su questo, nulla quaestio. Come mi piace ripetere, peggio di Trump c'è solo Biden (o la Clinton). Discutibile tuttavia mi pare ritenere che egli sia il salvatore e la soluzione ai tanti problemi che ci affliggono. Intanto perché Trump, lungi dall'essere un socialista rivoluzionario, rappresenta pur sempre la parte del capitale, sia pure quella di un capitale manifatturiero non del tutto sciolto nel mare della finanza speculativa. Sul piano geopolitico, ad esempio, si è soliti sostenere che Trump non ha fatto guerre. Non ne ha fatte tante come Biden o come Bush, certamente. Ma provate a chiedere cosa pensino di questo asserto agli iraniani, il cui generale Soleimani venne brutalmente eliminato nel 2020 proprio quando Trump era presidente. Per quel che riguarda poi il rapporto di forza dominante, non si dimentichi che nel 2017 Trump attuò una poderosa deregolamentazione della finanza, tutta a beneficio dei banksters e degli speculatori. Spazzò via le pur troppo tenui riforme attuate docilmente da Obama dopo la crisi sconvolgente del 2007. Come diceva il mio maestro Costanzo Preve, tipico del suddito dell'impero è sperare nell'imperatore buono e non in quello cattivo, senza mai provare a immaginare la propria liberazione dall'impero stesso. E così anche oggi, nella provincia italica, colonia di Washington, i più sperano nell'imperatore buono, Trump o Traiano, e non nell'imperatore cattivo, Biden o Nerone. Il vero gesto critico starebbe appunto nel provare a immaginare una liberazione dall'impero in quanto tale, cioè in una Italia finalmente libera e sovrana, affrancata dalla presenza delle 110 basi militari statunitensi che ne occupano impunemente il territorio. E che naturalmente hanno continuato a farlo anche quando Trump era al governo.

Di Diego Fusaro.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x