06 Settembre 2023
Olaf Scholz; Fonte: Getty Images
Mentre in Europa non manca chi fa della facile ironia ("rigoristi ma con i conti sballati" è una frase che si legge spesso nelle ultime ore), in Germania il Ministero delle Finanze guidato da Christian Lindner (per il momento parafulmine del cancelliere Olaf Scholz) si trova nel centro di una tempesta perfetta, che rischia di infiammare il dibattito pubblico teutonico. Materia della crisi, i conti pubblici, passati al vaglio da parte della Corte dei Conti, con una relazione finale che ha lasciato molti interdetti.
Secondo i magistrati contabili della Repubblica Federale, il Ministro Lindner non sarebbe in grado di mettere un punto alla crescita del debito ed a raggiungere il promesso pareggio di bilancio. A scatenare lo scandalo, tuttavia, non è il previsto mancato rispetto di una promessa (cosa comunque spiacevole), ma il fatto che, apparentemente, i numeri dei conti per il 2024 sarebbero stati falsati, presentando così una situazione più rosea in termini di deficit.
Le cifre riportate dalla Corte dei Conti inchiodano Berlino agli occhi dell'opinione pubblica tedesca, sempre molto orgogliosa dell'ordine delle proprie finanze. Il deficit per il prossimo anno, infatti, sarebbe stato previsto dal Ministero delle Finanze in 16,6 miliardi di euro: secondo la contabilità dello Stato, invece, tale cifra dovrà essere quintuplicata, arrivando a 85,7 miliardi. Cifre dure da digerire, a cui fanno eco quelle dell'impatto del disavanzo sul Pil: all'iniziale 0,4% di fonte ministeriale, si sostituisce ora un ben più impressionante 2,4%.
Due, in particolare, sarebbero secondo la corte dei conti le cause dell'esplosione del deficit tedesco: i fondi speciali approvati per sostenere la spesa militare e quella in favore della lotta ai cambiamenti climatici.
Con l'inizio del conflitto in Ucraina nel febbraio scorso Berlino aveva annunciato l'attivazione di un fondo (accostato al bilancio ordinario) in favore del riammodernamento delle proprie forze armate pari a 100 miliardi di euro. Cosa, questa, che fa della Germania il terzo Paese al mondo, dopo Stati Uniti (877 miliardi) e Cina (292 miliardi) per spesa militare (la Russia, impegnata in una guerra, nel 2022 ha speso 86,4 miliardi). I magistrati, in particolare, contestano l'assenza, nella proposta di bilancio del 2024, di una chiara distinzione tra fondo ordinario e straordinario.
Altro elemento, secondo la Corte dei Conti, che impedisce, ma anzi aggrava, il freno al debito, i 212 miliardi dirottati a sostegno delle politiche green del governo Scholz.
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