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Polonia rompe con Kiev: "Nomina di Andrij Melnyk inaccettabile: negò il neonazismo di Bandera che assassinò i polacchi"

Stavolta Varsavia ce l'ha davvero con Kiev: non va giù al governo polacco la nomina di Melnik, il viceministro degli esteri sostenitore del nazista Stephen Bandera che assassinò milioni di ucraini

26 Novembre 2022

Andrij Melnyk

fonte zeit

La Polonia giudica una "scelta infelice" quella della nomina di Andrij Melnyk a viceministro degli esteri: il politico ucraino infatti negò che Stepan Bandera fosse un neonazista e negò anche che fosse il responsabile della morte di ebrei e polacchi durante la seconda guerra mondiale. Le parole sono state pronunciate dal viceministro dell'Interno Błażej Poboży.

Polonia rompe con Kiev: viceministro Melnyk appoggia l'eroe nazista Bandera, l'ucraino che uccise i polacchi

Le cose si mettono male per Zelensky, infatti dopo la diffusione della notizia mediante il report di The Spectator in cui si annuncia che la Cina è stata la responsabile del cambiamento di idee da parte di Washington nel rifornire il governo di Kiev di aerei da guerra, anche la Polonia chiude le porte al paese attraversato dal conflitto e che è per il 70%, al buio. Infatti i membri del governo polacco reputano inaccettabile la decisione dell'Ucraina di nominare un ministro che annegato l'impronta neo-nazionalista e nazista dell'eroe ucraino Stepan Bandera, il quale mediante la collaborazione con il regime nazista tedesco si è arreso artefice dell'omicidio di massa di polacchi ed ebrei durante la seconda Guerra mondiale.
La questione di Bandera è stata ampiamente dibattuta in quanto il presidente ucraino aveva indetto la festa nazionale in nome di questo personaggio storico.
Il vice ministro degli esteri ucraino, senza nessun riguardo rispetto alla paese partner che sta dando numerosi aiuti a l'Ucraina, finanche accogliere milioni di cittadini in fuga dalla parte orientale del paese (quindi alle porte di Leopoli), ha sostenuto addirittura che la persecuzione degli ucraini ad opera della Polonia costituisce un elemento storico tale da far sembrare la Polonia stessa un nemico così come la Germania nazista e l'Unione sovietica.

Polonia rompe con Kiev, Melnyk: "Polonia nemica di Kiev come la Germania nazista e l'Unione sovietica"

Il viceministro degli Esteri ucraino, immediatamente dopo si è scusato per le sue parole. Tuttavia Bandera è un eroe nazionale e molto apprezzato dalla popolazione, anche a seguito dell'istituzione della festa nazionale in suo nome voluta da Zelensky nel 2019.
Sebbene il viceministro Melnik fosse appoggiato da una grande fetta della popolazione, il suo superiore vale a dire il ministro degli Esteri, prese le distanze dalle osservazioni di Melnik e affermò che la sua opinione "non rifletteva la posizione del ministro degli affari Esteri dell'Ucraina", a seguito di ciò fu licenziato dalla carica di ambasciatore a Berlino.

"Non c'è modo di accettare politici che introducono la narrativa banderista nella sfera pubblica", ha detto Andrzej Dera, un anziano assistente del presidente polacco Andrzej Duda, citato dal quotidiano Dziennik Gazeta Polska. "Questo è un brutto segnale", ha aggiunto il vice primo ministro e ministro della Difesa Mariusz Błaszczak. "Credo che, oltre alla persona interessata, un'altra persona - il responsabile del Cremlino - sia felice di questa decisione... Quindi sono sorpreso".

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