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Ue, l'eurodeputato olandese De Graaf twitta "vai Putin vai": espulso dal gruppo Identità e Democrazia

L'eurodeputato ha chiesto lo stop alle sanzioni contro la Russia nonché a qualsiasi fornitura di denaro e armi all’Ucraina

24 Ottobre 2022

Ue, l'eurodeputato olandese De Graaf twitta "vai Putin vai": espulso dal gruppo Identità e Democrazia

In Ue non sono ammessi "tweet pro Putin". Pena l'espulsione dal gruppo di cui si fa parte. È quanto successo a Marcel de Graaf, eurodeputato olandese eletto nelle liste del Pvv (Partij voor de Vrijheid, Partito per la Libertà) poi passato al Fvd (Forum per la Democrazia, Forum voor Democratie) nel gennaio scorso, i sovranisti olandesi. Ebbene, de Graaf ha twittato cose come "vai Putin vai" e per questo è stato espulso dal gruppo Identità e Democrazia.

Ue, de Graaf espulso da Id per tweet "pro Putin"

In questo gruppo tra gli altri fanno parte la Lega, rappresentata ad esempio dall'europarlamentare Marco Zanni ed anche il Rassemblement National di Marine Le Pen. La nota del gruppo è la seguente: "Id "prende nota del fatto che de Graaf lascia il gruppo, dopo essere stato informato di essere stato sospeso". Una decisione presa giovedì scorso. De Graaf è accusato di ripetute dichiarazioni "provocatorie" sui social riguardo la guerra in Ucraina, con particolare supporto alla Russia di Putin.

C'è da dire come anche la stessa Identità e Democrazia sia rimasta spesso piuttosto ambigua su questi temi, preferendo non prendere una posizione netta. "Lascio il gruppo ID al Parlamento europeo. Il loro tentativo di mettermi a tacere sulla NATO/Ucraina è indigeribile. Dobbiamo ridurre l'escalation della guerra con la Russia. Non è la nostra guerra, ma la nostra gente ne sta pagando il prezzo. Voglio formare un nuovo gruppo che lo supporti!" ha annunciato subito dopo de Graaf su twitter.

"Non c’è spazio per opinioni diverse. I membri sono ora costretti a seguire la posizione dei partiti al potere nei loro Paesi. Hanno sacrificato i loro principi per il potere, ma io non sono disposto a farlo", dice in una nota. Id dal canto suo confida che il Pvv possa tornare nel 2024 nel Parlamento Europeo con una "delegazione forte". I membri del gruppo Id, conclude Identità e Democrazia, devono "accettare" il fatto che altri membri e delegazioni non devono essere "danneggiati" da posizioni "inaccettabili e oltraggiose". 

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