Martedì, 14 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gaza, 80enne israelo-americana Miriam Adelson dietro a “piano di pace”: dai finanziamenti da oltre $100mln a Trump a spinta per liberare ostaggi

Adelson è considerata da anni una delle principali finanziatrici del Partito Repubblicano e, in particolare, dell’ala più filo-israeliana. Le sue posizioni sono vicine a quelle della destra sionista

14 Ottobre 2025

Gaza, 80enne israelo-americana Miriam Adelson dietro a “piano di pace”: dai finanziamenti da oltre $100mln a Trump a spinta per liberare ostaggi

Miriam Adelson Fonte: X @AJEnglish

Dietro al presuntopiano di paceper Gaza che ha portato alla liberazione dei 20 ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, ci sarebbe anche la mano di una miliardaria israelo-americana citata dallo stesso Donald Trump alla Knesset. Si tratta di Miriam Adelson, 80enne vedova del re dei casinò Sheldon Adelson e storica finanziatrice del tycoon, alla cui ultima campagna elettorale ha donato oltre 100 milioni di dollari attraverso il Super PAC Preserve America. Secondo fonti vicine ai negoziati, la sua influenza e i suoi legami con il presidente americano avrebbero contribuito a favorire l’intesa che ha messo fine alle ostilità.

Gaza, 80enne israelo-americana Miriam Adelson dietro a “piano di pace”: dai finanziamenti da oltre $100mln a Trump a spinta per liberare ostaggi

Durante il discorso di ringraziamento pronunciato alla Knesset, Trump ha voluto citarla pubblicamente, suscitando un lungo applauso del Parlamento israeliano. Con il suo celebre look da popstar, gli occhialini tondi e i capelli bianchi lunghi, Miriam Adelson si era limitata fino a quel momento ad ascoltare in silenzio. Poi la scena è diventata virale. “Guardatela là, se ne sta seduta tranquilla e innocente. Ma ha sessanta miliardi in banca. Sessanta miliardi”, ha detto Trump indicando la sua sostenitrice. “La metterò nei guai con questa storia, ma una volta le ho chiesto: allora Miriam, so che ami Israele. Cosa ami di più, gli Stati Uniti o Israele?’. Lei si è rifiutata di rispondere. Questo significa che potrebbe essere un problema, devo dire”.

Una battuta che, come spesso accade nei discorsi del presidente americano, nasconde una verità profonda: l’impegno della miliardaria a favore sia di Israele che della politica estera di Washington. Adelson è infatti considerata da anni una delle principali finanziatrici del Partito Repubblicano e, in particolare, dell’ala più filo-israeliana. La sua influenza è cresciuta parallelamente a quella di Trump, sostenuto sin dal 2016, e consolidata attraverso donazioni record che hanno contribuito a riportarlo alla Casa Bianca.

Medico e filantropa, nata a Tel Aviv nel 1945 da genitori polacchi sopravvissuti alla Shoah, Miriam Adelson è oggi una delle donne più ricche del pianeta, con un patrimonio stimato tra i 35 e i 40 miliardi di dollari. È proprietaria del gruppo Las Vegas Sands, ereditato dal marito Sheldon, colosso dei casinò e dei resort di lusso con sedi a Las Vegas, Singapore e Macao, e possiede anche la squadra NBA dei Dallas Mavericks. In Israele è editrice del quotidiano Israel Hayom, il giornale gratuito più diffuso del Paese, spesso vicino alle posizioni della destra sionista.

Il legame tra la famiglia Adelson e Donald Trump affonda le radici nel primo mandato del presidente, quando Miriam e Sheldon si fecero promotori di una politica fortemente pro-Israele: dal riconoscimento di Gerusalemme come capitale allo spostamento dell’ambasciata americana. “Miriam e Sheldon venivano nello Studio Ovale e mi chiamavano continuamente. Credo che siano venuti alla Casa Bianca più di chiunque altro”, ha raccontato Trump.

Non sorprende dunque che la miliardaria abbia avuto un ruolo anche nell’ultima fase diplomatica tra Israele, gli Stati Uniti e i mediatori arabi. Le sue relazioni con ambienti religiosi, politici e filantropici israeliani, unite alla sua vicinanza personale al presidente americano, l’avrebbero resa una figura di raccordo preziosa nel difficile percorso verso il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x