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Ucraina, nuovo piano di pace Usa: Donbass a Russia e no a ingresso Nato, a Kiev rafforzamento esercito, forze Ue e intelligence americana

Il piano di pace tra Stati Uniti prevederebbe un rafforzamento significativo dell’esercito ucraino, il dispiegamento di forze europee all’interno del Paese e un maggiore utilizzo dell’intelligence americana, secondo funzionari a conoscenza delle bozze che descrivono la proposta. In cambio, però, l’Ucraina dovrebbe dare l’ok alle concessioni territoriale, in particolare il Donbass alla Russia, e rinunciare all'ingresso nella Nato

17 Dicembre 2025

Trump, Putin, Zelensky

Trump, Putin, Zelensky, fonte: Wikipedia

Gli Usa, dopo i colloqui in Germania, potrebbero proporre un nuovo piano di pace per l’Ucraina. Sul tavolo ci sono il rafforzamento dell’esercito di Kiev, il dispiegamento di forze europee e un maggiore coinvolgimento dell’intelligence americana. In cambio, però, a Kiev verrebbe chiesto un passo indietro sui territori e sulle ambizioni atlantiche: il Donbass alla Russia e no all’ingresso nella Nato.

Ucraina, nuovo piano di pace Usa: Donbass a Russia e no a ingresso Nato, a Kiev rafforzamento esercito, forze Ue e intelligence americana

Il piano di pace tra Stati Uniti prevederebbe un rafforzamento significativo dell’esercito ucraino, il dispiegamento di forze europee all’interno del Paese e un maggiore utilizzo dell’intelligence americana, secondo funzionari a conoscenza delle bozze che descrivono la proposta. In cambio, però, l’Ucraina dovrebbe dare l’ok alle concessioni territoriale, in particolare il Donbass alla Russia.

Diplomatici americani ed europei, che negli ultimi due giorni si sono incontrati a Berlino con i leader ucraini, hanno in gran parte dato il loro assenso a due documenti che delineano le garanzie di sicurezza, hanno affermato i funzionari pubblicamente e privatamente. I testi rappresenterebbero la base operativa di un’intesa più ampia, pensata per ridurre il rischio di future aggressioni russe e stabilizzare l’area.

I documenti sulla sicurezza sono pensati come il pilastro di un accordo più ampio volto a raggiungere un cessate il fuoco per porre fine a un conflitto che dura da quasi 4 anni. Sono inoltre concepiti per convincere l’Ucraina ad accettare concessioni territoriali in un accordo di pace e a rinunciare all’inclusione formale nella Nato, uno dei punti da sempre considerati non negoziabili da Mosca.

Nonostante ciò, un cessate il fuoco ampio sembra per il momento rimanere fuori portata, anche perché la Russia non è parte di questi negoziati. Qualsiasi accordo per porre fine ai combattimenti richiederebbe, comunque, concessioni significative da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky o del presidente russo Vladimir Putin. Ma, mentre Zelensky nutre preoccupazioni riguardo alle proposte americane, in particolare sulle concessioni territoriali, Putin non ha mostrato alcuna flessibilità nelle sue richieste.

Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha dichiarato martedì che il suo governo resta fermo nel pretendere che l’Ucraina ceda la regione del Donbas alla Russia e che non accetterà la presenza di truppe di Paesi Nato in Ucraina.

Tuttavia, funzionari statunitensi hanno affermato lunedì che la questione territoriale rimane un ostacolo, ma hanno espresso fiducia, pensando che alla fine Putin accetterebbe la presenza di forze europee in Ucraina non operanti sotto l’egida della NATO.

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