15 Dicembre 2025
Fonte: LaPresse
Oggi a Berlino si sono svolti i colloqui sull’Ucraina tra Stati Uniti e le parti coinvolte nel conflitto, con l’obiettivo di individuare una strada condivisa per porre fine alla guerra tra Mosca e Kiev. Nel corso degli incontri sono stati affrontati diversi temi chiave del negoziato, definiti complessi ma produttivi. Dal canto suo Washington ha dichiarato di “aver risolto il 90% delle questioni” tra Russia e Ucraina. Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto alla possibilità di concessioni territoriali. “Troviamo una soluzione”, ha affermato.
Un incontro “molto positivo su molte questioni”. Così alti dirigenti statunitensi hanno definito, nel corso di una call, i colloqui di Berlino sull’Ucraina, sottolineando il ruolo centrale degli alleati europei. “Il lavoro dei nostri colleghi, della Germania, della Francia, della Gran Bretagna, e' stato straordinario”, hanno riferito, rimarcando la compattezza del fronte occidentale nel tentativo di arrivare a una soluzione del conflitto.
Da Washington filtra anche la soddisfazione della Casa Bianca. “Trump e' soddisfatto di dove siamo arrivati”, hanno spiegato gli stessi dirigenti Usa, confermando che l’amministrazione americana considera i negoziati su una traiettoria positiva, nonostante le difficoltà ancora presenti su alcuni dossier chiave.
Una valutazione condivisa, seppur con toni più cauti, anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al termine dell’ultima tornata di incontri con gli inviati americani, il leader di Kiev ha parlato di colloqui “non facili” ma “produttivi”. “Queste conversazioni - ha detto, parlando in occasione di un forum economico tedesco-ucraino - non sono mai facili, per essere onesti con voi. Ma il colloquio è stato produttivo, con molti dettagli, veramente molti”.
Il dato più rilevante emerso da Berlino riguarda lo stato avanzato delle intese: secondo quanto riferito da alti dirigenti Usa, “Il 90% delle questioni è stato risolto tra Russia e Ucraina”. Un’affermazione che segnala un cambio di passo rispetto ai mesi precedenti e che rafforza l’idea di un negoziato entrato nella fase decisiva.
Restano tuttavia nodi delicati, in primis quello territoriale. Zelensky lo ha riconosciuto apertamente durante l’incontro in cancelleria a Berlino con il cancelliere Friedrich Merz: “È chiaro che non tutte le questioni sono facili. Alcune sono molto difficili, come quella territoriale. È importante che tutti lavoriamo per affrontarle in modo leale. Ci sono posizioni ancora diverse, lo dico in modo franco, ma tutti sono disposti a lavorare in modo costruttivo per trovare soluzioni”. Il presidente ucraino ha ribadito che l’Ucraina “è pronta lavorare in modo costruttivo per arrivare a un risultato finale”, lasciando intravedere un approccio più flessibile rispetto al passato.
Tra i temi affrontati a Berlino figura anche la possibilità di istituire una zona economica franca nel Donbass, ipotesi che potrebbe rappresentare uno strumento di compromesso e di rilancio economico per un’area duramente colpita dal conflitto.
A confermare il clima di cauto ottimismo sono state anche le parole degli emissari statunitensi. “Abbiamo fatto molti progressi”, ha dichiarato l’inviato Usa Jared Kushner al cancelliere tedesco Friedrich Merz, arrivando in cancelleria federale insieme all’altro negoziatore americano, Steve Witkoff.
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