14 Ottobre 2025
Nei Territori Palestinesi occupati, le azioni dell'Idf minacciano la fragilissima "pace" in corso. Nella notte ci sono state violente incursioni in Cisgiordania da parte di coloni israeliani, mentre a Gaza City cinque palestinesi sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dall'esercito dello Stato Ebraico, in quanto "troppo vicini al confine sancito dall'accordo di pace". Testimoni raccontano, però, che le vittime stavano solo cercando di accedere alla loro casa devastata dai bombardamenti, per cercare effetti personali.
La fragile tregua tra Israele e Hamas rischia di dissolversi dopo una serie di incursioni e attacchi notturni condotti dall’esercito israeliano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, i raid hanno colpito diverse aree tra Ramallah, el-Bireh e Hebron, con case saccheggiate, arresti e interrogatori sul campo.
A Ramallah, le truppe israeliane hanno fatto irruzione nell’abitazione di Issam al-Froukh, un prigioniero palestinese recentemente trasferito a Gaza, devastandone gli interni. Almeno sette abitazioni sono state perquisite nel villaggio di Deir Ibzi, mentre altre incursioni hanno interessato Ein Arik e Nilin, a ovest della città.
Nelle prime ore del mattino, coloni israeliani hanno incendiato un veicolo a Beitin, a est di Ramallah, mentre nel sud della Cisgiordania i militari hanno occupato due abitazioni nei paesi di Idhna e al-Koum, trasformandole in postazioni militari.
Nel frattempo, nella Striscia di Gaza, le forze israeliane hanno aperto il fuoco nel quartiere di Shuja’iyya a Gaza City e nell’area di Khan Younis, uccidendo cinque palestinesi e ferendone diversi altri. Colpi di arma da fuoco sono stati segnalati anche nella zona di Jabalia, dove un numero imprecisato di civili è rimasto ferito.
Fonti locali riferiscono che molti palestinesi, approfittando della pausa nei combattimenti, sono tornati tra le macerie delle proprie case, trovandosi di fronte alla continua minaccia dei cecchini israeliani. Le violazioni del cessate il fuoco e la recrudescenza delle operazioni militari fanno temere che la tregua possa precipitare in una nuova escalation di violenze.
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